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 2015  aprile 12 Domenica calendario

SILVIA, LA NUOVA STELLA DI SILVIO (FORSE)

È nata una stella? A giudicare dalle reazioni stizzite della vecchia guardia di Forza Italia (Romani e Gasparri in primis) sembra proprio di sì. Il più spietato è stato Maurizio Bianconi: «Come il Führer nel bunker si affidò alla Hitlerjugend, così c’è sempre una Sardone pronta a interpretare la fine della storia».
Silvia Sardone parrebbe la nuova fiamma (politica) di Berlusconi. Da quando Silvio le ha timbrato il passaporto per la visibilità mediatica, non perde occasione. Attiva, testarda, grintosa, sa esprimersi con concetti netti: «Basta al partito degli aperitivi e dei convegni chiusi», «Basta con i Razzi: come fa a rappresentarmi, in Parlamento, uno così?», «Landini lei non lavora dagli anni Ottanta, quando io gattonavo», «Chi come Verdini ha fatto l’errore di fidarsi di Renzi deve pagare».
L’occhio lungo di Berlusconi l’aveva notata al casting di villa Gernetto (un talent per futuri forzisti): «Mi è piaciuta solo lei, quella che ha due figli e va già in tv». Forse troppo, forse adesso Silvia comincia a esagerare.
Anche se rivendica le sue origini semplici (è cresciuta a Sesto San Giovanni, l’ex Stalingrado d’Italia), il suo sito e le sue apparizioni tv denotano laboriosità strategica unita a una buona dose di spregiudicatezza: vuol essere il volto mediatico dell’ultimo berlusconismo.
È nata una stella o è la fine della storia? Di ogni rottamazione non è il primo lievito la furente volontà di reclamare un posto?