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 2015  aprile 12 Domenica calendario

Addio alle armi La prima prova resta la migliore «Tutti mi chiamano bionda, ma bionda io non sono» cantava in italiano una voce rauca in una camera d’ospedale a Chicago

Addio alle armi La prima prova resta la migliore «Tutti mi chiamano bionda, ma bionda io non sono» cantava in italiano una voce rauca in una camera d’ospedale a Chicago. Infermiere e dottori non riuscivano a capire chi fosse la bionda invocata o ricordata dal paziente, un omone sovrappeso con una folta barba grigia e la fama di essere il più grande scrittore americano: Ernest Hemingway. Un uomo d’azione che nel 1915 era andato volontario a guidare le ambulanze della Croce Rossa sul fronte italo-austriaco. Esistono molti altri bei libri sulla Grande Guerra, che si apri con l’atroce sorpresa della mitragliatrice, un’arma nota da un decennio i cui effetti non erano stati previsti. Ma la folgorante economia di Hemingway li declassa tutti. Hemingway vide tutto, incamerò tutto ed e concepibile che la secchezza della sua prosa sia stata influenzata da quelle letali sventagliate. Il libro racconta la vita al fronte, tra labili ripari e brevi licenze. C’e qualche capitolo «milanese», un amore con un’infermiera, ma naturalmente il nocciolo, giustamente celebrato, del libro è la ritirata di Caporetto con le colonne tedesche che avanzano nella pioggia, i carabinieri che fucilano i fuggiaschi disarmati, lo sgomento e il terrore quando il Tagliamento, ultimo fiume da superare, si rivela invalicabile. Sono capitoli sbalorditivi dove ogni parola suona dura e definitiva come le pietre del Carso. Hemingway scrisse poi molti altri libri, non si nego niente, alcol, corride, caccia al leone e al bufalo e s’intrufolò in tutte le guerre dell’epoca. Pagine a volte splendide, a volte appesantite dal manierismo, che non raggiunsero più l’altezza di Addio alle armi. Dopo mesi di cure alla clinica di Chicago fu rimandato a casa con una lista interminabile di divieti, la vita di un tempo non era proprio più possibile. Hemingway prese uno dei suoi amati fucili, se lo mise in bocca e sparò.