Roberto Galullo, Il Sole 24 Ore 11/4/2015, 11 aprile 2015
I CONTROLLI A UN COLOSSO DA 2.300 ADDETTI
MILANO
L’ultima firma su un contratto di vigilanza per Expo il raggruppamento temporaneo di imprese (Rti) guidato da Allsystem, lo stesso che garantisce i servizi presso sei dei sette varchi del Tribunale di Milano, violato ieri da un imputato per bancarotta autore di una strage, l’ha vista apporre il 30 gennaio 2015.
Per garantire la sicurezza sui lotti 1 e 2 del sito espositivo che aprirà a breve i battenti al mondo (la gara per il lotto 3, che inizialmente non ha ricevuto offerte ritenute idonee da Expo, è stata aggiudicata pochi giorni fa), Allsystem e le altre cinque tra società e consorzi che hanno vinto la gara, riceveranno oltre 19 milioni ai quali vanno aggiunti 50mila euro dei cosiddetti oneri per la sicurezza da interferenza.
Il raggruppamento di imprese si è aggiudicato gli appalti con ribassi, rispettivamente, dell’1,07% e dell’1,13 per cento. La sicurezza sarà garantita da apparecchiature di elevato standard, prodotte da aziende italiane: dall’apparato a raggi X per il controllo dei bagagli, ai metal detector per il controllo dei visitatori, fino al dispositivo explosive detection system, utilizzato negli aeroporti. Allsystem – alla quale il Sole-24 Ore ha chiesto quanti uomini saranno impiegati nella vigilanza del polo espositivo – non ha per il momento comunicato alcun numero, rimandando la competenza alla società Expo 2015, secondo la quale saranno complessivamente 750 su due turni, oltre alle Forze dell’ordine.
Non è la prima volta che questo gruppo che ha sede a Verrone (Biella) si aggiudica gli appalti per garantire sicurezza e vigilanza di Expo. Il 12 settembre 2013, sempre a capo di un raggruppamento d’imprese, si era aggiudicato il contratto di vigilanza armata e di controllo degli accessi e di portierato non armato per il periodo dal 21 ottobre 2013 al 31 ottobre 2014, attraverso una procedura ristretta semplificata, per un importo di oltre 2,3 milioni (Iva esclusa).
Allsystem è uno dei principali gruppi di vigilanza e sicurezza del Nord Ovest, con 8 centrali operative, 12 filiali commerciali e 2.300 dipendenti. Il gruppo, che fa capo al sessantaduenne imprenditore perugino Vincenzo Serrani (presidente del cda, detiene il 53,72% delle azioni, mentre l’ad è il piemontese Massimiliano Giacoletti, di Domodossola), a fine 2013 ha fatturato oltre 109 milioni con un utile di 1,8 milioni attraverso i servizi di vigilanza privata (che garantiscono l’89,74% dei ricavi) e 12,4 milioni con un utile di tre milioni grazie al noleggio di attrezzature e macchinari (10,26% del fatturato).
Accanto ad Allsystem, talvolta ha operato Securpolice, gruppo milanese di vigilanza e sicurezza. Uno dei varchi del Tribunale di Milano, quello di via Manara dal quale sarebbe entrato l’omicida Claudio Giardiello, sarebbe sotto la sua responsabilità. Il Sole 24 Ore ha contattato ieri mattina l’istituto di vigilanza per chiederne conferma, ma si è sentito rispondere da una centralinista che le consegne ricevute dai vertici dell’azienda erano quelle di non passare telefonate. Nel pomeriggio ecco il comunicato stampa che, oltre al cordoglio ai familiari delle vittime e alla vicinanza ai propri dipendenti, in coda accenna indirettamente a una risposta sul punto: «La società collabora da sempre con serietà e competenza con le Forze dell’ordine, le Autorità e tutto il personale degli uffici giudiziari del Palazzo di Giustizia di Milano. Essendo in corso indagini di polizia giudiziaria volte alla verifica della reale dinamica dei fatti, riteniamo opportuno non rilasciare ulteriori dichiarazioni in merito a quanto sinora emerso, soprattutto nel rispetto dell’attività investigativa. Securpolice sottolinea che l’operato dei propri addetti è ed è sempre stato conforme ai protocolli di sicurezza e alle disposizioni impartite dagli organi competenti».
Securpolice, dopo la ristrutturazione societaria del 2014, fa riferimento alla capogruppo milanese Estate solution, il cui presidente del cda è Alessandro Fazio mentre l’ad è Nicola Fazio, entrambi di Acireale (Catania). Il gruppo, dal 24 giugno 2013 al 31 ottobre 2013 sì è aggiudicato, attraverso affidamenti in economia (cottimi fiduciari) contratti di vigilanza armata ai varchi di accesso ai cantieri di Expo 2015 per circa 200mila euro, mentre il servizio di portierato, nello stesso arco temporale, era stato affidato, con le stesse modalità, a Gf security group per una cifra di poco inferiore a 200mila euro.
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Roberto Galullo, Il Sole 24 Ore 11/4/2015