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 2015  aprile 11 Sabato calendario

LA MACCHINA DEI CONTROLLI GARANTISCE LA NOSTRA SICUREZZA?

Dalle minacce dell’Isis al gesto di un lucido folle condannato per bancarotta fraudolenta, s’impone l’allarme sicurezza. Le tre vittime e il terrore seminato al Tribunale di Milano, rivelano un Paese esposto al pericolo più di quanto si potesse immaginare. Da manifestazioni come l’Expo, il Giubileo, l’Ostensione della Sindone, ai rischi in punti sensibili come aeroporti, porti e tribunali, l’allerta è elevata. Competenze territoriali si incrociano con quelle nazionali in un incrocio di responsabilità e di distribuzione di risorse umane ed economiche. Vediamo come.
Tribunali
La sicurezza nei 135 tribunali italiani fa parte della voce «manutenzione e custodia degli uffici giudiziari» e, per effetto della legge 392 del ’41, spetta ai Comuni (poi rimborsati dal ministero di Giustizia). Eccetto però la Cassazione e i palazzi di giustizia di Roma e di Napoli che si affidano direttamente allo Stato. Nel 2013 per gli uffici giudiziari di Napoli sono stati investiti quasi 33 milioni di euro. Agli ingressi di Roma ci sono 50 agenti di polizia penitenziaria e 30 li troviamo a Napoli nord. Negli altri tribunali, invece, lavorano guardie giurate di agenzie private (quella di Milano si è aggiudicata anche l’Expo). Dal consuntivo 2012 si evince che Milano, che ha destinato agli uffici giudiziari 25 milioni di euro, Torino quasi 22 milioni e Venezia 16,2 milioni.
Ma dal 1° settembre si cambia: grazie alla legge di stabilità 2015, i fondi verranno elargiti direttamente dal ministero di Giustizia. Per la precisione: 123 milioni di euro per quel che resta del 2015, 221 milioni per il 2016 e 309 milioni per il 2017.
Per quanto riguarda i presidi agli ingressi delle cittadelle giudiziarie, magistrati, avvocati, impiegati e giornalisti entrano senza sottoporsi al controllo del metal detector (è sufficiente esibire un tesserino) a Roma e Milano. Mentre vengono tutti monitorati, per esempio, a Palermo. Ai carabinieri, sull’intero territorio nazionale, è invece affidato il controllo nelle aule dove si svolgono i processi. Spetta comunque al procuratore generale della Corte d’appello nelle varie sedi «esprimere il parere sui provvedimenti che il prefetto assume in ordine all’incolumità e alla sicurezza dei magistrati oltre in ordine alla sicurezza esterna delle strutture».
Aeroporti
Nei 31 aeroporti di interesse nazionale (nel complesso quelli operativi sono 112) la verifica al metaldetector per accertare la presenza di armi, esplosivi e materiali ritenuti pericolosi viene effettuata da vigilantes. A Polaria e Guardia di finanza spettano i controlli doganali.
Porti
L’attività di monitoraggio nei 42 - tra grandi e piccoli - porti del Paese prima degli imbarchi viene effettuata, oltre che dal personale delle navi o dei traghetti, vigilantes dei terminal e in minima parte dalla Guardia di finanza. La scelta e le operazioni dei vigilantes vengono comunque supervisionate dalla capitaneria di porto. L’utilizzo dei vigilantes è stato avviato nel 2004, a tre anni dal crollo delle Torri gemelle a New York, per effetto di normative internazionale sulla security. Va inoltre precisato che la differenziazione del personale in servizio dipende dagli incarichi. Le capitanerie di porto sovrintendono all’attività sull’acqua, in banchina operano le autorità portuali mentre la sicurezza spetta, laddove ci sono le condizioni geografiche, tipo Genova, alla polizia di frontiera.
Expo
Oltre ai 2 mila uomini già in servizio, a Milano ne saranno distaccati altri 3 mila e 200 per far fronte all’importante appuntamento dell’Esposizione universale a Milano. Più nel dettaglio si tratterà di: 1.300 poliziotti, 700 carabinieri, 600 finanzieri, 600 militari dell’esercito. A questi ultimi sarà destinata la sorveglianza interna ai padiglioni, gli altri si turneranno all’esterno gruppi di 200 nell’intero arco delle 23 ore. Saranno presenti artificieri, cinofili e altri corpi speciali. Quattro gli accessi pedonali con 225 tornelli e sette quelli per i veicoli, tutti a raggi X. Per occasioni pubbliche dalle vaste dimensioni come l’Expo, il Giubileo o l’Ostensione della Sindone i Comitati per l’ordine e la sicurezza provinciali (presieduti dal prefetto) si rapportano direttamente con il Viminale e con il Comitato per l’ordine e la sicurezza nazionale, presieduto dal ministro dell’Interno. Tra i componenti ricordiamo: il Capo della polizia, direttore generale della pubblica sicurezza, il Comandante generale dell’Arma dei carabinieri, il Comandante generale della Guardia di Finanza, dal Direttore del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e dal Dirigente Generale Capo del Corpo Forestale dello Stato. In base ai temi in discussione e alle emergenze il responsabile del Viminale invitare alle riunioni del Comitato dirigenti generali del Ministero, l’Ispettore generale del Corpo delle capitanerie di porto, altri rappresentanti dell’amministrazione dello Stato e delle forze armate.
Sindone
Cinquecento uomini al giorno vigileranno sui pellegrini che si recheranno a Torino per l’ostensione della Sindone. Otto porte di accesso al Duomo con metal detector e tunnel radiogeni per controllare zaini e bagagli.
Giubileo
Il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha annunciato che la task force dei 5 mila uomini utilizzati per l’Expo sarà destinata anche al Giubileo, per il quale sono previsti a Roma 25 milioni di visitatori.