Brian Hiatt, Rolling Stones 4/2015, 10 aprile 2015
MADONNA – INTERVISTA CON LA REGINA
«Sta uscendo», dice uno dei coreografi con tono nervoso, «tenetevi pronti». 22 ballerini a torso nudo e con fisici perfetti, ognuno equipaggiato con una maschera di gioielli e corna di toro, si mettono in fila per l’ispezione. Mi trovo in una sala prove degli studi della Sony Picture a Culver City, un paio di sere prima della cerimonia dei Grammy. Madonna esce dal suo camerino in fondo alla sala e avanza a grandi passi, vestita da matador, senza pantaloni, seguita da un truccatore e da un parrucchiere. Si ferma circa 30 secondi davanti a ciascun ballerino, ispezionando ogni dettaglio e cercando anche le minime imperfezioni. «Non voglio vedere olio sul corpo», dice, «mi ha già dato problemi quando abbiamo girato il videoclip. Usate una crema idratante». Poi è la volta dei 28 coristi, maschi e femmine, la maggior parte dei quali sono creature meno perfette dei ballerini. Madonna è ancora più attenta. Sui loro abiti rossi c’è ricamato un piccolo logo che richiama il titolo del suo nuovo album, Rebel Heart, un dettaglio che nemmeno le telecamere HD possono cogliere. Chiede a chi porta gli occhiali di toglierseli, suggerisce cambi di pettinatura, a volte addirittura un taglio («La cosa bella dei capelli è che ricrescono», liquida), esamina la barba e le basette dei ragazzi e, a un certo punto, prende una spazzola e comincia a sistemare i ricci di una ragazza. Tutto questo per 5 minuti di televisione, il debutto del suo nuovo singolo Living for Love. La performance prevede che sulla strofa finale, in cui Madonna canta “l’amore mi farà sollevare”, lei si innalzi e voli a 5 metri di altezza sostenuta da un’imbragatura. Una coreografia splendida, ma stasera, mentre la prova, Madonna rompe l’incantesimo: «Mi escono le tette dal vestito?».
Tra un cambio e l’altro salgono sul palco due bambini, tutti e due di 9 anni. Il maschio, David, è vestito di lino bianco e la femmina, Mercy, ha una gonna e un maglione blu e un cerchietto di brillantini in testa. «Ciao, mamma», dicono in coro. Madonna sorride e gli porge la mano per un bacio. La pausa si allunga di qualche secondo, e lei perde la pazienza: «Ci fermiamo o andiamo avanti?», chiede spazientita al microfono, «perché altrimenti avrei delle cose da fare».
Quattro giorni dopo, la incontro nel suo appartamento nell’Upper East Side a Manhattan. Nel salotto al secondo piano c’è una quantità impressionante di opere d’arte, tra cui un Léger sul camino e il Mi Nacimiento di Frida Kahlo appoggiato in modo apparentemente casuale su una pila di libri. Su un tavolino di vetro ci sono foto incorniciate che raccontano la sua infanzia e, sul pianoforte, gli spartiti delle lezioni di piano di Mercy. Le librerie sono piene: molti volumi d’arte, Last Exit to Brooklyn di Hubert Selby Jr. e la biografia di John F. Kennedy Jr., uno dei suoi presunti flirt più chiacchierati. Vedo anche dei faldoni neri pieni di fotografie, materiale per il suo prossimo film da regista, ispirato al romanzo del 2013 The Impossibile Lives of Greta Wells di Andrew Sean Greer. Sul tavolino di fronte a noi ci sono i miei due registratori, identici. Madonna li prende e li allinea perfettamente uno di fianco all’altro. «Ho la sindrome ossessiva compulsiva», spiega con tono allegro. Mi chiede di che segno sono. La risposta, Toro, sembra soddisfarla. «Grande forza di volontà! Persone a cui non piacciono i cambiamenti, ma molto leali». Con una risata le dico che non seguo molto l’oroscopo. «Ok, va bene, ma non prendere in giro l’astrologia. È una scienza, davvero, anche se ovviamente ci sono in giro un sacco di ciarlatani. In generale e nello specifico».
È esausta per via di un lungo viaggio aereo, e comunque la sua è una stanchezza antica, risultato di decenni di insonnia «Stavo facendo yoga, prima», dice sistemandosi sul divano. Indossa una blusa a collo alto nera di Dolce&Gabbana, gonna abbinata e stivali di Prada. Porta un piccolo crocifisso ad collo, un puntino d’oro su un dente e un orologio di Jacob the Jeweler al polso, «...e mi sono addormentata durante il rilassamento finale nella posizione del cadavere. Sai, lo yoga è una preparazione alla morte. Gli Yogi più esperti riescono a rallentare il battito cardiaco e quando invecchiano vanno nella foresta, si siedono in posizione con i loro perizoma o non so cos’altro e fermano il cuore. Lo yoga è questo, non l’attorcigliarti come un pretzel. È una preparazione alla morte, un distacco dai desideri. Che modo fantastico di iniziare un’intervista!».
RS Sono rimasto colpito dalla tua straordinaria attenzione ai dettagli, da come controllavi ogni ballerino e ogni cantante... MADONNA Sono sempre stata così e nel corso degli anni, facendo sempre più cose, soprattutto i film, ho sviluppato ulteriormente questa cura dei dettagli. Voglio sapere tutto. Se una cosa è parte del mio show, devo farla mia: la composizione della musica, la superficie del pavimento, le pettinature, i dettagli degli abiti, i bottoni, i fiocchi, le cerniere. Tutto! Non so quando è cominciato, ma sta solo peggiorando.
RS O migliorando.
MADONNA O migliorando, sì. Perché io credo davvero che i dettagli siano importanti.
RS Quando lavori a un nuovo album, come gestisci l’aspettativa di chi lo vuole al livello dei precedenti?
MADONNA Non penso mai al passato, guardo avanti. È divertente perché, quando collaboro con qualcuno, cominciano subito a fare riferimenti a qualche mia vecchia canzone. Diplo vorrebbe sempre suonare la linea di basso di Vogue o qualcosa da La Isla Bonita, e io gli dico: “Va bene, ma guardiamo avanti”. Mi dimentico le cose, le lascio indietro. Non sento di dover essere al livello di quello che ho fatto in passato o di chiunque altro. Voglio solo pensare a quello che sto facendo adesso.
RS Però in un pezzo nuovo, Veni, Vidi, Vici, sei molto autoreferenziale. Citi persino i titoli di altri pezzi tuoi.
MADONNA Sì, perché ogni tanto è bello guardare indietro e raccontare la storia di una ragazza di Detroit che arriva a New York.
RS Una storia fantastica. Oggi te ne rendi conto?
MADONNA Quello che è successo è pazzesco, ho avuto una vita fantastica e ho incontrato tante persone meravigliose. Ho rivisto Nile Rodgers (che ha prodotto Like a Prayer, ndr) ai Grammy e l’ho stretto nel più lungo e forte degli abbracci. Mi sento una sopravvissuta, una che ne ha viste tante. A volte mi manca l’innocenza degli inizi. La vita era diversa, New York era diversa, il mercato musicale era diverso. Mi manca la semplicità, e tutte quelle persone così ingenue che avevo intorno.
RS Tutti vogliono sapere chi è oggi la Regina del Pop. Ma a te interessa?
MADONNA Io penso a me stessa come a una regina, ma non credo di essere l’unica. C’è spazio per altre, regniamo su mondi diversi.
RS Recentemente Lady Gaga ha discusso con Howard Stern della vostra presunta competizione. “Ma io non voglio la sua fottuta corona”, ha concluso.
MADONNA Anche io penso che a lei non interessi. Viviamo in un mondo in cui la gente impazzisce all’idea di mettere due donne una contro l’altra. Per questo adoro la possibilità di sostenere altre donne che fanno proprio quello che faccio io. L’unica volta che ho criticato Lady Gaga è stata quando mi sono accorta che aveva apertamente copiato uno dei miei pezzi. Non ha niente a che vedere con la corona o con il rubarmi la scena. Lei fa la sua cosa e io la mia. Sono convinta che sia una cantante e autrice di vero talento. Io mi riferivo solo a una cosa in particolare, ma la polemica è stata montata ed è diventata rivalità. Sono chiacchiere che francamente trovo noiose. Sai una cosa? Non me ne frega niente. Verrà il giorno in cui nessuno ne parlerà più. Vedi? Ho un piano.
RS Scrivi un diario, delle poesie che nessuno legge?
MADONNA Tutte e due le cose. Un assistente ha ritrovato un mio diario del 91. Mi lamentavo allora come oggi di non dormire abbastanza Certe cose non cambiano, il che è rassicurante. RS Dicevi lo stesso anche negli anni ’8o. Quando è iniziata l’insonnia?
MADONNA Probabilmente quando è morta mia madre. Da allora non è mai stato facile dormire.
RS Quindi dormi davvero tre ore a notte?
MADONNA Se riesco a dormire sei ore è tanto. Voglio continuare a lavorare, ma anche essere una madre attenta. Faccio avanti e indietro tra lo studio e i miei figli, non finisco mai prima delle 2 del mattino e alle 7 devo essere già in piedi. Insomma, dormo molto poco.
RS Forse sei una specie di manifesto vivente del fatto che si può sopravvivere senza dormire.
MADONNA No, perché dormire poco può farti impazzire. Ma non capisco quelli che dormono 12 ore al giorno. Troppo autoindulgenti. Come ti permetti di dormire fino a mezzogiorno? Io non lo facevo nemmeno da ragazzina RS Ma tu hai sempre avuto degli obiettivi, avevi...
MADONNA ...Il fuoco sotto al culo? È vero.
RS Molti non ce l’hanno.
MADONNA Immagino, ma io non vado d’accordo con queste persone.
RS Hai visto Whiplash?
MADONNA Certo, l’ho adorato. Mi ci sono ritrovata in pieno. L’ho visto con i miei figli, ci ha ipnotizzato, eravamo senza parole. David è quello che ne ha parlato di più, perché lui è quello che parla di più in generale. Non si tiene niente, è in piena fase adolescenziale e mi ha detto: “Anche io voglio farmi sanguinare le mani”. Quando uno dei personaggi dice: “Preferisco essere un genio e morire di overdose a 34 anni che vivere fino a 93 e non combinare niente nella vita”, mi sono ritrovata perfettamente d’accordo. Tranne...
RS La parte autodistruttiva.
MADONNA Quella no. Ma credere in te stesso, avere voglia di fare tutto, attraversare il fuoco pur di fare quello che vuoi... Uscire da quella macchina dopo l’incidente ricoperta di sangue per andare a suonare, quella sono io. Sono proprio io.
RS Non hai mai avuto insegnanti come quello interpretato da J.K. Simmons, immagino. MADONNA Certo che ce li ho avuti.
RS Hai sempre citato il tuo maestro di danza del liceo, Christopher Flynn, come uno dei più importanti. Era così severo?
MADONNA Sì, era brutale, instancabile, girava con una bacchetta in mano e ti colpiva. Poi ti diceva cose tremende: “Non pensare di venire qui nella mia sala da ballo e startene lì in piedi. Fuori!”. Non tollerava la pigrizia e il lamento, era proprio come quello del film. Però quando facevi qualcosa di buono ti ripagava con dei veri complimenti. È stato lui a dirmi: “Devi andartene da qui. Tu hai un dono, vai a New York”.
RS Se non avessi seguito il suo corso, la tua vita avrebbe preso un’altra direzione?
MADONNA Sarebbe cambiata, se tante cose non fossero successe. Se mia madre non fosse morta e fossi cresciuta con un senso di completezza e armonia, probabilmente sarei rimasta in Michigan e sarei diventata un’insegnante. Sono stata fortunata ad avere i maestri che ho avuto. I miei professori di arte, di letteratura inglese e di storia russa sono stati tutti e tre figure chiave nell’evoluzione della mia anima artistica. Sono passata attraverso una fase in cui volevo essere Georgia O’Keeffe. Un giorno l’insegnante di arte mi si avvicina, mi colpisce sulla testa con un foglio di carta arrotolato – tutti gli insegnanti mi colpivano – e mi dice: “Sei terribile, non sarai mai un’artista. Tu sei una showgirl, vattene da qui”. Sono state anche delle figure materne per me. Christopher, il professore di danza, è il primo uomo gay che ho conosciuto. Voglio dire, il primo che mi sono accorta fosse gay. Quando ero al liceo mi ha portato in un club gay, e mi ha aperto gli occhi su un nuovo mondo. Non solo sulla cultura gay, ma sull’idea stessa di essere diversi. RS Il “cuore ribelle” di cui parli in questo album, quell’istinto, da dove viene?
MADONNA Vuol dire essere una rompipalle? (ride) Credo che sia per il fatto di essere cresciuta in quello che consideravo essere un ambiente provinciale e molto chiuso. Non ne facevo parte, mi sentivo esclusa. Se la gente a scuola non mi accettava, io mi spingevo oltre: “Già non ti piaccio, quindi vaffanculo. Che ne dici di queste ascelle non depilate?”. È nel mio Dna. In più non avevo una madre accanto a dirmi: “Questo non si fa”. Avevo un padre, dei fratelli più grandi e una matrigna con cui non parlavo. Quindi non avevo un modello da seguire.
RS Hai raccontato che i tuoi fratelli avevano delle libertà che a te erano negate.
MADONNA Sì, mio padre era molto severo con me. C’era sempre disparità tra la libertà dei miei fratelli e la mia, o il fatto che io avessi un sacco di responsabilità e loro no. E poi la Chiesa, i cattolici, tutte quelle regole. Perché io dovevo indossare il vestito e loro i pantaloni? Lo dicevo sempre a mio padre: “Gesù mi amerà di meno se mi metto i pantaloni? Andrò all’inferno?”. Volevo capire perché la gente seguiva in modo cieco quelle regole, perché le ragazze si comportavano in un certo modo e i ragazzi no. Perché gli uomini possono invitare fuori una donna e le donne non possono invitare a uscire un uomo? Perché le ragazze si devono depilare le gambe? Perché la società è stata organizzata così? La mia adolescenza è stata piena di domande irrisolte. E siccome nessuno mi dava delle risposte, io continuavo ad appiccare incendi ovunque. Metaforicamente parlando, si intende.
RS E poi, quando sei stata al centro dell’attenzione... MADONNA Ho continuato a farlo. A quel punto ero nell’arena pubblica del perché. Cose del tipo: “Ti vesti come una puttana, quindi devi essere stupida”, oppure: “Promuovi il sesso, quindi sei una troia e lo fai solo perché non hai talento e vuoi attirare l’attenzione”. E io ribattevo sempre: “Perché? Perché non posso essere sensuale e intelligente? Perché non posso salire sul palco e muovermi come Mick Jagger e non essere considerata una stupida?”.
RS O come Prince.
MADONNA Esatto, grazie.
RS Esattamente come facevi al liceo.
MADONNA Uguale, sì. La mia natura è essere una provocatrice, questo è chiaro. Non posso farne a meno. Ma sempre con buone intenzioni.
RS Nel documentario I’m Going to Tell You a Secret del 2005 definisci la vecchia Madonna come “un’idiota”. Sei stata piuttosto dura.MADONNA Ci sono un sacco di cose idiote nella vecchia e nella nuova me. Insomma, ammettiamolo, siamo tutti un po’ idioti. RS Hai fatto pace con la vecchia Madonna, quindi?
MADONNA Sì, forse. Non mi ricordo neanche perché mi sono data dell’idiota al tempo. Posso essere molto dura con me stessa, dipende dall’umore e ovviamente da quello che sta succedendo nella mia vita. Fare pace con me stessa, sì. Ci sto lavorando! (Ride).
RS Non lo facciamo tutti?
MADONNA Esatto. C’è anche chi non lo fa. Tanta gente si cura semplicemente, così non deve fare pace con se stessa Se non senti il problema, non lo affronti.
RS Ti piace ancora provocare?
MADONNA Oh, sì (ride). Vuoi che ti provochi? Non mi stai facendo questa domanda perché non sai la risposta, vero?
RS Beh, c’è stato un periodo in cui dicevi che non lo avresti più fatto.
MADONNA Davvero ho detto questo? Forse è stato quando ero sposata.
RS Il matrimonio ti aveva tolto la voglia di provocare?
MADONNA Il mio ex marito non approvava. O forse non capiva. No, non credo che capisse le mie provocazioni. Non gli è piaciuto il bacio sul palco con Britney Spears, per esempio. Era provocatorio? Io direi di sì. Come poteva non esserlo?
RS Forse avrebbe dovuto sapere prima chi stava sposando. MADONNA Sì, ma tutti commettiamo l’errore di provare a cambiare gli altri. Il punto è che non si può. Le persone sono come sono, e se cambiano lo fanno a modo loro e con i loro tempi, giusto?
RS Hai anche cominciato a bere birra, cosa che nessuno si sarebbe mai immaginato.
MADONNA (Ride) Vivevo in Inghilterra e volevo prendere tutte le abitudini inglesi, quindi ho cominciato ad andare al pub. E se vai al pub è meglio che impari ad apprezzare la birra RS Come riesci a bilanciare la tua natura ribelle con il fatto di essere una madre che cerca...
MADONNA ...di far fare i compiti ai figli? Gli dico: “Vuoi diventare qualcuno? Vuoi cambiare il mondo?” Rocco guarda a personaggi come Bob Marley, David adora Michael Jackson. Io li esorto: “Studiate, avere una cultura è una parte importante dell’essere un vero ribelle”. E poi la disciplina è fondamentale per combinare qualcosa nella vita, bisogna sapere come iniziare un progetto e portarlo avanti fino alla fine.
RS Ottime argomentazioni. Funziona?
MADONNA Funziona. Poi c’è la seconda arma: “Ci sono bambini nel mondo che vorrebbero andare a scuola e non possono, e tu ti lamenti? Taci e vai a scuola!”. Li ho portati con me in Africa a vedere le scuole che ho fatto costruire, gli ho fatto vedere: come sono contenti quei bambini che vanno in classe a piedi nudi. Basta questo.
RS Anni fa, quando ti hanno chiesto che tipo di madre saresti stata hai risposto: “Molto affettuosa, ma dominante”.
MADONNA Cosa vuol dire dominante? Una madre che comanda? E quale madre non comanda? Sono molto presente nella loro vita e dico la mia opinione. Ma adesso mia figlia è andata al college e io l’ho lasciata libera. Non la posso più controllare, deve fare quello che vuole. Questo mi ha aiutato a essere meno dominante.
RS Al contrario di altre persone creative, sembra che tu non abbia l’impulso verso l’autodistruzione.
MADONNA Tutti ce l’abbiamo, il punto è se lo alimenti. Non c’è bisogno di essere una popstar per averlo. Ma l’autodistruzione è un’ossessione egoista e se sei impegnata a crescere dei figli non te la puoi permettere. Così come se hai una vita spirituale e sei sempre pronta a vederti come un piccolo frammento di un quadro molto più grande. Anche mettersi al servizio dell’umanità, in situazioni dove la gente ha molto meno di te, aiuta a ritrovare la giusta prospettiva.
RS Alcune canzoni del tuo nuovo album sono molto spirituali, altre parlano di sesso, anzi praticamente di scopate. MADONNA Hai detto una parolaccia! Davvero parlano di questo? Non lo so, forse non dovresti prenderle così alla lettera. RS Ok, va bene.
MADONNA Potresti essere più specifico?
RS C’è un pezzo intitolato S.E.X., e poi c’è Holy Water, che parla del sesso orale.
MADONNA Ma no, quando parlo di sesso lo faccio sempre in modo ironico! Questa è l’unica cosa che la gente non ha ancora capito di me. Holy Water è ovviamente uno scherzo.
RS Però sull’album hai accostato le canzoni introspettive e quelle sensuali. Un’idea interessante.
MADONNA All’inizio volevo fare due dischi separati, uno con tutti i pezzi provocatori e la mia musica più sperimentale e dispettosa, e l’altro con il mio lato più romantico e vulnerabile. RS Vuoi fare vedere che puoi essere spirituale, ma anche... MADONNA Interessata al sesso?
RS Sì. E anche in grado di cantarne.
MADONNA Perché no? Anche in questo caso voglio sfidare la convenzione per cui sembra che non si possa essere tutte e due, o che tu debba avere un’unica personalità. Non esiste una legge che ti dice che non puoi essere una persona spirituale e interessata al sesso. Se lo fai nel modo giusto e con coscienza, il sesso è una preghiera, può essere un’esperienza divina. E allora perché tenere le due cose separate?
RS È un altro tema che avete in comune tu e Prince, questa miscela di...
MADONNA Sensualità e...
RS Spiritualità. Hai preso Like a Prayer come punto di riferimento?
MADONNA No, era solo una citazione. Ho studiato la Kabbalah per anni e con il mio insegnante abbiamo discusso spesso di sesso. Ho voluto anche approfondire il Corano. Nel Vecchio Testamento e anche nel Corano il sesso non è visto come una cosa brutta. Alcuni gruppi religiosi lo hanno trasformato in un peccato. Io cerco di aprire la mente delle persone all’idea che non sia una cosa di cui vergognarsi.
RS Sei stata criticata spesso per aver allargato i confini della cultura del tuo tempo, fino a far accettare cose che una volta erano considerate scandalose.
MADONNA Pensa alla reazione che ha scatenato il documentario A letto con Madonna. Adesso ogni celebrità ha il suo reality e nessuno dice niente. Pensa a quello che hanno detto del mio libro SEX e a quello che fa adesso Kim Kardashian senza che nessuno abbia da ridire. È una follia. Evidentemente toccava a me fare da capro espiatorio.
RS Fino a che punto ti definiresti fedele alla religione ebraica? MADONNA Non faccio parte di nessun gruppo religioso in particolare. Sono vicina ad alcuni aspetti rituali di fedi diverse e vedo tutte le componenti che le accomunano tra loro. Non mi sono convertita all’ebraismo, ho studiato la Kabbalah per diversi anni, come sai bene, e faccio molte cose che mi avvicinano alla pratica dell’ebraismo: seguo la Torah al sabato, osservo lo Shabbat, recito alcune preghiere, mio figlio ha fatto il bar mitzvah. Sono rituali che, secondo me, mi avvicinano più a essere un’israelita che un’ebrea. Le tribù di Israele esistevano molto prima della nascita della religione ebraica, hanno una loro storia. Sono ebrea? In parte, seguo i riti ebraici, ma faccio anche pratiche che esistevano prima dell’ebraismo. È una cosa che va oltre le singole religioni, più profonda, ne comprende tante tra cui anche l’ebraismo, il Cristianesimo e l’Islam.
RS Però porti al collo una croce.
MADONNA Mi piace, sono affezionata all’immagine del crocefisso. Gesù era ebreo, io credo fosse anche una persona capace di catalizzare l’attenzione, e che abbia offeso la gente con il suo messaggio di amare il tuo prossimo come te stesso, e che nessuno è meglio degli altri. Ha voluto accogliere tutti, dal mendicante alla prostituta, e ha ammonito gli ebrei che non seguivano i precetti della Torah. Per questo gli hanno dato tutti addosso.
RS Un vero ribelle, si direbbe.
MADONNA Era sicuramente un ribelle.
RS Cosa pensi di Kanye West, che ha prodotto tre canzoni del tuo nuovo album?
MADONNA È un genio folle. Non ha filtri, se sente di dire qualcosa la sputa fuori, infatti dice un sacco di cose inopportune. Ma in studio è geniale, il problema è riuscire a fargli mantenere l’attenzione abbastanza a lungo. Viene e va, perché ha sempre mille cose da fare. È un tema che è anche finito nel mio disco, avere a che fare con persone che non riescono a staccare gli occhi dal telefono e smettere di twittare per concentrarsi su una canzone. Mi ha fatto impazzire, mi sembrava di rincorrerlo con il retino, come si fa con le farfalle. Però credo che il music business abbia bisogno di uno come lui, perché sono tutti troppo politically correct. Non sono sempre d’accordo con quello che dice e che fa, non mi piace neanche tutta la sua musica, ma è un grande personaggio, un bellissimo casino di persona. Lo adoro.
RS Rivedi qualcosa di te in lui?
MADONNA Non direi.
RS In effetti, tu non sei mai saltata sul palco per interrompere una premiazione.
MADONNA Credo che Kanye prenda i premi troppo sul serio. Non mi ha mai interessato chi vince, perché non credo che sia importante. Questa è una cosa di lui che non capisco. Che senso ha mettersi a combattere contro una cosa del genere? “Questo artista lo merita di più!”. Non venire a una premiazione se ti aspetti giustizia!
RS Hai conosciuto Taylor Swift ai Grammy. Ho pensato che, essendo considerata una specie di anti-Madonna, in fondo lei sia piuttosto simile a te. Negli anni ’8o, il tuo ombelico ha fatto scalpore, lei invece ha scelto di non mostrarlo mai... MADONNA Lo ha fatto apposta? Non me ne sono mai resa conto. Taylor ha le sue opinioni e va contro le regole, quindi da questo punto di vista è simile a me, sì. E la gente le dà addosso, perché pensa che sia una santarellina, quindi io le sono vicina. RS Il punto è che qualunque giovane popstar femmina oggi può essere vista come una versione di te passata attraverso uno specchio deformante. Come reagisci a questo?
MADONNA Una parte di me è gelosa e pensa: “Certo, oggi è molto più facile essere famosa”, oppure “è molto più facile fare arrivare le cose al pubblico”. Poi mi rendo conto che in realtà è più difficile, perché non riesci a capire veramente se sei una performer, finché non ti esibisci davanti a un pubblico. Quando ho iniziato io, non c’era Internet, non c’erano i social network, niente di niente. Facevi uno spettacolo dopo l’altro, sperando che qualcuno un giorno ti notasse. Tutto questo ti fa andare avanti, ti fa progredire come artista e in modo del tutto anonimo, perché non lo sa nessuno. Serve moltissimo a crescere anche psicologicamente, diventare più sicuro di te. Oggi non invidio tutte quelle ragazze che a soli 18 anni vengono esaminate e giudicate dal pubblico ogni giorno. Secondo me è troppo.
RS Sembra che l’unico pregiudizio accettato dalla stampa, e in generale nel mondo, sia quello dell’età.
MADONNA È l’ultima frontiera, sai? Abbiamo lottato per i diritti civili e per quelli degli omosessuali, siamo tutti politically correct, nessuno si sognerebbe mai di giudicare qualcun altro perché è gay o nero o musulmano. L’unico campo in cui si può continuare a dire stronzate e discriminare qualcuno è l’età. Solo quella delle donne, però. Degli uomini no. Da questo punto di vista la nostra società è ancora sessista.
RS Il pubblico tende ad ammirare la resistenza fisica di gente come Mick Jagger o Bruce Springsteen, ma non la tua. Mi sembra una palese disparità di giudizio.
MADONNA Sì, è decisamente palese.
RS E quindi cosa fai? Lo ignori?
MADONNA No. Predo nota. Nessuno si sognerebbe mai di fare un commento degradante su una persona di colore o un omosessuale su Instagram, ma sulla mia età chiunque può dire la sua. Che differenza c’è tra questo tipo di razzismo e gli altri? Mi giudicano per la mia età. Perché questo è tollerato? Non lo capisco. Sto cercando di non pensarci. Le donne in genere, quando raggiungono una certa età, accettano di non comportarsi più in un certo modo, ma io non sono una che segue le regole. Non l’ho mai fatto e non inizierò certo a farlo adesso. RS Quindi, quando hai mostrato il sedere sul red carpet ai Grammy, volevi dire...
MADONNA “Questo è il culo di una 56enne, figli di puttana!”.
RS Era il tuo culo, che non è esattamente quello di una 56enne normale.
MADONNA Sai una cosa? Potrebbe esserlo un giorno. È proprio questo il punto: il libro SEX non era considerato normale. Quando ho cantato Like a Virgin agli MTV Awards e il vestito si è alzato e mi si è visto il culo, non era normale, anzi è stato uno scandalo. Quando ho girato A letto con Madonna con le telecamere sempre addosso, non era normale. Adesso invece è diventato tutto normale. Se devo essere io la persona che apre la strada alle donne che sono convinte di poter essere belle e sensuali e influenti anche a 50 o 60 anni come lo erano a 20, allora ben venga.
RS Nel testo di Joan of Arc dici: “Ogni volta che mi fanno una foto / perdo una parte di me che non posso riavere”. Assomiglia molto all’atteggiamento di Sean Penn nei confronti della stampa.
MADONNA Secondo alcuni sistemi di pensiero, quando scatti una fotografia rubi un pezzo di anima, ma non è solo questo. Ogni volta che vieni immortalato in una foto sei fissato per sempre in quel momento, diventi la rappresentazione stessa di quel momento, su cui chiunque può fare milioni di supposizioni. E questo ovviamente è falso.
RS E a volte quei momenti ti parlano, come in Birdman.
MADONNA Esatto (ride). È un paradosso. Mi piace essere fotografata, o meglio adoro l’arte della fotografia. Il punto sono le foto rubate, e tutte le supposizioni e dicerie che ne vengono fuori. Le parole non possono tornare indietro, le fotografie non possono tornare indietro, niente può.
RS Pensi mai alla morte?
MADONNA Da un certo punto di vista io non morirò mai, perché l’arte è immortale. Quello che lasciamo dopo di noi, quello che creiamo, l’energia che diamo al mondo, tutte queste cose sono eterne. Il corpo è solo un oggetto assemblato, come una sedia o un edificio o un fiore, ma la rivoluzione che facciamo partire, le persone che ispiriamo e influenziamo, quelle sono eterne. Quindi posso dire di aver raggiunto l’immortalità, e adesso non ho più paura.RS Come vorresti che fossero i prossimi 10 anni della tua vita? MADONNA Voglio continuare a crescere e vivere la vita al massimo finché sarò su questa Terra. Non ho un piano specifico, voglio essere una buona madre, voglio che i miei figli crescano bene, voglio migliorare come artista. Spero di avere sempre la capacità di creare arte e di vivere in un mondo libero dove posso ispirare le persone. Come? Non lo so ancora.RS Sei pronta a innamorarti di nuovo?
MADONNA Assolutamente sì.
RS Risposta velocissima.
MADONNA Non bisogna mai dubitare dell’amore. Io vivo per l’amore, baby. Ascolta le mie canzoni!