Alessandra Del Monte, Corriere della Sera 10/4/2015, 10 aprile 2015
Una giovane e ricca pachistana perde la testa per un connazionale colto e affascinante ma di origini umilissime
Una giovane e ricca pachistana perde la testa per un connazionale colto e affascinante ma di origini umilissime. «Sale e zafferano», undicesimo titolo della collana «Storie di cucina» in edicola con il Corriere della Sera , non è altro che la storia di un amore impossibile: osteggiato dalla tradizione — nella famiglia di Aliya non è nemmeno pensabile sposare qualcuno che non sia nobile — e dai pregiudizi che la stessa protagonista sa di avere cuciti addosso. Sarà la cucina a sbloccare la situazione. O meglio: la saggezza del cuoco di casa, Masood, che un giorno parla ad Aliya di due ingredienti. Lo zafferano, costoso e pregiato, che gli piace molto. E il sale, più «volgare» e déclassé , ma fondamentale. Aliya lo prende in giro per questo confronto, allora lui prepara per tutti una cena senza sale. I piatti, per quanto squisiti, perdono gran parte del loro sapore. Aliya impara la lezione. E con questa metafora in testa decide di andare dal sale della sua vita, Khaleel, dimenticandosi che non è nobile come lo zafferano. Prima del gran finale, però, l’autrice Kamila Shamsie (pachistana, classe 1973) si diverte a condire i tormenti interiori di Aliya con l’incredibile storia della sua famiglia: un’aristocratica casata (i Dard-e-Dil) che avrebbe potuto regnare sull’intera India. Ma che, per una serie di sventure legate a tre gemelli nati in due giorni diversi (prima e dopo la mezzanotte), cade in disgrazia e al momento della scissione tra India e Pakistan, nel 1947, si divide in due rami nemici. Aliya è giovane e cosmopolita, studia prima a Londra e poi negli Stati Uniti, ma non si toglie di dosso la «terribile leggenda dei quasi-gemelli». In quei racconti è nata e cresciuta. In quella cristallina divisione tra ricco e povero, buono e cattivo, possibile e vietato si basa tutta la sua educazione. Quando, dopo quattro anni di assenza da Karachi, viene a sapere che l’amata zia Mariam è fuggita con il cuoco Masood, tutto il suo mondo crolla in pezzi. E poco dopo lei stessa si innamora di qualcuno che non dovrebbe nemmeno guardare. Sarà la cucina a guarire la sua confusione: i piatti del nuovo cuoco, Wasim, che scaldano il cuore e cancellano ogni confine. Il ricordo di Masood e di quel discorso sul sale e sullo zafferano, fatto tanti anni prima, quando tutto stava ancora al suo posto. «Quanto sale ho lasciato fuori dalle storie che ho sentito dalla mia famiglia?», si chiede Aliya. Un attimo dopo, sfiora Khaleel. Alessandra Dal Monte