Andrea Montanari, MilanoFinanza 9/4/2015, 9 aprile 2015
EI TOWERS SI ACCONTENTERÀ DEL 49%
I vertici di Ei Towers e indirettamente anche l’azionista di riferimento, cioè Mediaset (50%), sapevano sin dal principio che il governo non avrebbe modificato in corso d’opera il vincolo relativo al mantenimento della maggioranza (almeno il 51%) di Rai Way da parte della tv di Stato. Perché se lo scorso autunno il premier Matteo Renzi aveva previsto questa opzione con il decreto legato all’avvio del processo di privatizzazione della società infrastrutturale di viale Mazzini, poi approdata a Piazza Affari, era impensabile un nuovo intervento del presidente del Consiglio dei ministri, vista la fitta agenda dell’esecutivo, compreso il nuovo ddl per la riforma della Rai (l’inizio dei lavori slitta di una settimana perché il provvedimento ancora non è stato controfirmato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella).
Quindi il famigerato piano-B, l’ad di Ei Towers, Guido Barbieri, i suoi advisor e legali lo avevano già messo in cantiere, nel momento in cui un paio di mesi fa hanno fatto formalmente il passo d’avvicinamento alla rivale Rai Way.
Al punto che, se il pool di banche capitanato da Jp Morgan era pronto a garantire le linee di credito a supporto dell’offerta di acquisto e scambio del valore complessivo di 1,22 miliardi (per arrivare a detenere il 66,7% del gruppo delle torri a controllo pubblico), era già stato preventivato il financing per un’operazione parziale sul capitale della preda. Tradotto, per non innalzare ancora il clima dello scontro, per non infrangersi contro il muro alzato dal governo e dalla Rai e per non rischiare che la Consob rigetti il documento d’offerta, senza trascurare poi l’eventuale scure dell’Antitrust, ecco che Ei Towers, con l’avallo indiretto di Mediaset (non è tenuta a intervenire né a comunicare non essendo coinvolta formalmente), entro la scadenza del termine indicato (al massimo sabato 11 aprile) dovrebbe inoltrare alla commissione presieduta da Giuseppe Vegas significative modifiche all’opas. La più importante e decisiva è quella relativa alla soglia alla quale poi agganciare il successo della proposta. Non sarà più il 66,7% ma almeno il 35%, visto che la Rai detiene saldamente il 65% di Rai Way. Anche se l’obiettivo finale è puntare dritto al 49% del capitale della società infrastrutturale di viale Mazzini. Quest’ultima opzione prevedrebbe però l’assenso della tv di Stato alla cessione del 14% dell’attuale quota di controllo. Technicality ancora tutta da definire perché le mosse dell’emittente pubblica non sono note. Anche se va detto che da almeno una settimana i manager di Ei Towers stanno rivedendo i termini dell’offerta. Ovvio che il predatore e il suo azionista di riferimento, il gruppo tv di Cologno Monzese, si sarebbero aspettati un altro atteggiamento dal parte del governo Renzi. Un’apertura al dialogo e al confronto su un progetto di natura industriale e quindi su un ragionamento più complessivo di mercato e di settore, visto che in tutti gli altri principali mercati europei le torri di trasmissione televisiva sono gestiti da un unico soggetto industriale che non presenta soci pubblici nel capitale. Ma questa operazione di integrazione eventuale tra i due leader nazionali si inserisce in un più ampio scenario politico che vede per l’appunto il premier impegnato nel tentativo di riformare in toto la Rai facendone un’azienda più di mercato. Anche se la scelta dei nuovi vertici ha, come evidenziato da più parti, ancora un forte imprinting di natura governativa. Certo è che nel suo complesso il business delle infrastrutture televisive e telefoniche è al centro di un risiko continentale, come dimostra l’acquisto da parte della spagnola Abertis delle torri di Wind (dopo quelle di Atlantia) e il mai celato interesse a quelle di Telecom Italia, che invece al momento sembrano destinate a sbarcare sul listino di Milano. Non va infine trascurato che al mercato italiano guardano i fondi infrastrutturali internazionali, che in futuro potrebbero essere coinvolti nel risiko e alleati finanziari di Mediaset. In borsa Ei Towers ieri è tornata sopra 50 euro, Rai di nuovo sopra la soglia dei 4 euro.
Andrea Montanari, MilanoFinanza 9/4/2015