Marino Longoni, MilanoFinanza 8/4/2015, 8 aprile 2015
SUL MICROCREDITO C’È GIÀ IL TUTTO ESAURITO
C’è fame di microcredito. Tuttavia i fondi disponibili sono veramente pochi. Partirà ufficialmente verso la metà di aprile la corsa verso i 40 milioni messi a disposizione dal ministero dello Sviluppo Economico (con il contributo del Movimento 5 Stelle), ma l’interesse manifestato negli ultimi giorni dai potenziali interessati è così massiccio da rendere evidente che il click day sarà una corsa all’ultima frazione di secondo per entrare nel novero dei pochi fortunati che riusciranno a staccare il biglietto vincente.
Ricordiamo che l’iniziativa si rivolge a lavoratori autonomi, microimprenditori o aspiranti tali, che non avendo i requisiti per l’accesso ai prestiti bancari possono invece in questo modo ottenere fino a 25 mila euro (aumentabili a certe condizioni a 35 mila) da restituire in tempi relativamente lunghi, fino a 10 anni.
L’iniziativa era partita male, con il Movimento 5 Stelle che, avendo messo a disposizione 10 milioni di fondi frutto del mancato incasso dei compensi dei propri parlamentari, ha anticipato di un giorno la presentazione ufficiale dell’iniziativa cercando di intestarsene tutto il merito. In realtà il progetto è il frutto della collaborazione tra il ministero dello Sviluppo Economico, che ha trovato risorse per 30 milioni di euro, e l’Ordine dei consulenti del lavoro che ha reso disponibili oltre 3 mila professionisti (un numero destinato ad aumentare) per svolgere gratuitamente un primo incontro di consulenza con i potenziali interessati. In meno di un mese si sono rivolti a questi professionisti 15 mila potenziali beneficiari. Un numero spropositato rispetto alla consistenza dei fondi messi a disposizione, e destinato ad aumentare ancora. Anche perché il sito dei consulenti del lavoro ha registrato negli ultimi giorni 100 mila accessi di persone che si sono collegate per consultare l’elenco dei consulenti del lavoro disponibili a fornire la prima assistenza gratuita.
Considerando infatti una richiesta di finanziamento medio di 20 mila euro, sarebbero necessari 300 milioni solo per soddisfare coloro che hanno già contattato un professionista per avere le prime istruzioni per l’accesso ai finanziamenti. Quasi otto volte i fondi disponibili.
È vero che chi non sarà tra i fortunati vincitori della lotteria del click day resterà in graduatoria, ma non è detto che una microimpresa o un lavoratore autonomo possa aspettare anni per avere i finanziamenti che gli servono. Sempre ammesso che poi arrivino.
A questo punto l’unica scelta per il ministro Guidi, se veramente crede in questo strumento, è dirottarvi fondi presi da altri capitoli di spesa. I consulenti del lavoro hanno proposto di utilizzare una parte del miliardo e mezzo disponibile per Garanzia Giovani, un progetto nato tra grandi speranze e ambizioni ma che si sta rivelando un colossale buco nell’acqua. Il punto è: visto che il collocamento pubblico non funziona, inutile buttarci altri soldi, dirottiamo quelli che ci sono là dove sono più richiesti. Un ragionamento che non fa una piega.
Marino Longoni, MilanoFinanza 8/4/2015