Claudio Plazzotta, ItaliaOggi 7/4/2015, 7 aprile 2015
ARPE CORTEGGIA IL NUOVO FOGLIO
Matteo Arpe e il suo gruppo Sator hanno sempre più voglia di essere protagonisti nel mondo dell’editoria. E dopo il tentativo, andato a vuoto, di aggiudicarsi il quotidiano l’Unità, ora ci riprovano col Foglio. Il giornale fondato da Giuliano Ferrara, che a fine gennaio ha lasciato la direzione a Claudio Cerasa, è controllato al 48,3% da Paolo Berlusconi, al 21,42% da Denis Verdini e al 14,28% dallo stesso Ferrara.
L’interesse di Arpe è alto, soprattutto dopo la svolta molto orientata al web del nuovo Foglio. Ma si tratterà di vincere la concorrenza di altri imprenditori attratti dalla testata, come, per esempio, i costruttori romani Toti.
Intanto, però, Arpe si appresta a diventare, di fatto, l’editore di riferimento di News 3.0, la società che ha in pancia Lettera 43. La governance di News 3.0, iniziativa nata nell’ottobre del 2010, prevedeva, infatti, azioni di categoria B riservate ai quattro soci fondatori, e che assicuravano una serie di privilegi nella gestione editoriale del sito di notizie Lettera 43: Paolo Madron, Leonardo Barbieri, Tita Prestini e Daniele Sesini detenevano, ciascuno, il 12,50% del capitale. Poi c’erano azioni di tipo A, e Arpe, attraverso Arepho, era il maggiore azionista con il 29,3%.
Nei prossimi giorni, però, cambierà tutto: News 3.0 si appresta a un aumento di capitale da 2 milioni di euro per operazioni sul mercato. E a questo aumento non parteciperanno né Prestini né Sesini, che si sono fatti liquidare la quota dai rimanenti soci.
Verrà riscritto lo statuto di News 3.0, il capitale sarà tutto suddiviso in normali azioni ordinarie, e di fatto, quindi, Arpe diventerà il socio di riferimento anche nella gestione del day by day, essendo decaduti i privilegi riservati ai soci fondatori.
Insomma, un periodo di grandi cambiamenti per News 3.0 e il sito di informazione Lettera 43: nelle scorse settimane era anche mutata la concessionaria pubblicitaria, passando da Manzoni, che aveva accompagnato l’avventura sin dall’inizio, alla Websystem del Sole 24-ore, che già raccoglie siti come Dagospia o Blitzquotidiano. A fine aprile, poi, nascerà il mensile Lettera 43 Cult, pensato per i tablet e curato da Marco Alfieri, ex direttore de Linkiesta e attuale collaboratore del Foglio.
Si dovessero unire i destini di Lettera 43 con quelli del Foglio, nascerebbe un piccolo polo editoriale da oltre 7 milioni di euro di fatturato: i 5,3 milioni del quotidiano cartaceo (esercizio 2014) sommati agli oltre 2 milioni di News 3.0, che nel 2014 ha anche dimezzato le perdite del 2013 (erano a quota 621 mila euro).
Claudio Plazzotta, ItaliaOggi 7/4/2015