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 2015  aprile 08 Mercoledì calendario

Expo per Sette – Dal 1 maggio al 31 ottobre a Milano l’Esposizione universale intitolata “Nutrire il pianeta / Energia per la vita”

Expo per Sette – Dal 1 maggio al 31 ottobre a Milano l’Esposizione universale intitolata “Nutrire il pianeta / Energia per la vita”. Il Bie (Bureau international des expositions) è l’organizzazione internazionale fondata nel 1928 composta da 168 Stati membri che ha il compito di definire regole e calendario delle Esposizioni. In base al protocollo firmato nel 1988 ed entrato in vigore nel 1996, esistono due tipi di Expo: universale (ogni 5 anni, dura almeno 6 mesi, con tema generale, partecipanti che costruiscono da soli i propri padiglioni e senza limiti di dimensioni per l’area del sito espositivo); internazionale (tra due expo universali, durata massima di 3 mesi, con tema specializzato, area espositiva massima di 25 ettari e padiglioni costruiti dagli organizzatori, che li affittano ai partecipanti). La prima Esposizione universale in Italia fu nel 1906, a Milano, in omaggio al Traforo del Sempione. Doveva originariamente svolgersi nel 1905, data prevista per la fine dei lavori del Traforo: dati i ritardi nella conclusione del tunnel, l’Expo fu posticipata all’anno successivo. Dal 28 aprile all’11 novembre il Castello Sforzesco ospitò la fiera. Furono investiti 13 milioni di lire per realizzare 225 costruzioni, che ospitarono 5 milioni di persone provenienti da 40 Paesi espositori. Il sito di Expo 2015 si estende su un’area di circa 1 milione di metri quadrati situata a Nord-Ovest di Milano. Previsti 200 metri quadrati di spazi verdi e 12.000 alberi all’interno dell’area. Spazi espositivi: 130mila metri quadrati. Metri quadrati riservati a Palazzo Italia (edificio 50x50 a quattro piani): 12mila. Partecipanti: 144 Paesi, 3 organizzazioni mondali (Onu, Unione europea, Cern). Nel cantiere stanno lavorando 1.300 operai e 4.000 maestranze. Visitatori attesi: 20 milioni. Di cui il 70% italiano. Indotto: nel periodo 2012-2020 si stima che i settori maggiormente interessati dall’impatto economico dell’Expo saranno l’industria (circa 6 miliardi di euro), i servizi alle imprese (4,8 miliardi), il turismo e la ristorazione (3,9 miliardi). Soldi: 575 milioni di euro è l’importo appaltato a ottobre 2014. Investimenti effettuati da parte dei Paesi partecipanti: un miliardo. Oltre 350 milioni di euro è il valore complessivo delle partnership stipulate con aziende nazionali e internazionali. Expo universale precedente: nel 2010 a Shangai (con 73 milioni di visitatori, il record). Il tema era “Better city, better life”. Investimenti per 28,6 milioni di yuan (4,3 miliardi di dollari). Expo universale successiva: nel 2020 a Dubai. Tema: “Connettere le menti, creare il futuro”. Parigi è la città che ha ospitato più Esposizioni: 1855, 1867, 1878, 1889 e 1900. Gli Stati Uniti ne hanno ospitate 7 (tra il 1876 e il 1962). La prima esposizione universale riconosciuta dal Bie è quella del 1851, a Londra. Si chiamava Great Exhibition of the Works of Industry of all Nations. Per ospitarla fu costruito il Crystal Palace, un enorme palazzo di vetro e acciaio in grado di ospitare 14.000 espositori. All’interno erano alberi e statue, la facciata principale ispirata a una foglia di ninfea. Fu distrutto in un incendio, nel 1936. Con il ricavato dalla vendita dei biglietti dell’Esposizione di Londra fu costruito il Museo di Storia Naturale di e acquistato il terreno per la costruzione del Victoria and Albert Museum. Invenzioni presentate all’Expo 1855 a Parigi: una macchina capace di fare 2.000 tazze di caffè l’ora, una macchina tagliaerba, una lavatrice, il revolver a sei colpi, le macchine da cucire della Singer, una bambola parlante, il pendolo di Foucault, il primo sassofono eccetera. All’expo 1876 di Philadelphia Alexandre Graham Bell ottenne la medaglia d’oro dal Comitato dei Premi Elettrici per il telefono da poco brevettato. Provando l’aggeggio, l’imperatore del Brasile Don Pedro II gridò: «O mio Dio, ma parla!». All’Expo di Parigi del 1878 in mostra una sorta di zoo con persone provenienti da Africa, Asia e Americhe. L’intento era sponsorizzare i progetti coloniali delle nazioni occidentali. Nel 1878 Augustin Mouchot fu premiato per esser riuscito a produrre ghiaccio utilizzando un macchinario a energia solare. Inaugurata il 3 marzo 1889, dopo 26 mesi e cinque giorni di lavoro, la torre Eiffel fu commissionata all’ingegnere Gustave Eiffel per l’Esposizione Universale di Parigi del 1889. La costruzione, che doveva celebrare anche il centenario della Rivoluzione francese, pesava in origine 7.300 tonnellate, mille in più del suo peso attuale (nel 1982 sono state asportate alcune parti). Si compone di 18.038 pezzi metallici tenuti insieme da 2.500.000 bulloni. Dal primo gennaio 2000, la torre è illuminata da 20.000 lampadine. L’Expo del 1889, la prima a poter essere visitata anche di notte, grazie all’illuminazione elettrica. All’Expo 1889 Thomas Edison ebbe un padiglione tutto suo: presentò 400 brevetti. Il forzuto Eugen Sandow all’Expo di Chicago del 1893 presentò il suo spettacolo di pose plastiche e sollevamento pesi, pubblicizzato come «rappresentazione dell’esposizione del muscolo». È considerata la nascita ufficiale del body building. La trasvolata atlantica di Italo Balbo e dei suoi 25 idrovolanti “Savoia Marchetti S55X”, che nel 1933 planarono sul lago Michigan per presentare il motore «Isotta Fraschini Asso 750» all’Expo di Chicago di quell’anno. Nel 1935 Giuseppe Bottai, governatore di Roma, propose a Mussolini di organizzare nella capitale un’edizione dell’Esposizione universale. Il Duce fissò la data per il 1942, nel ventennale della marcia su Roma. Il terreno su cui far sorgere l’esposizione fu individuato a sud della città. Sul finire del 1936 fu creato l’Ente autonomo E42, e l’area fu progettata da Marcello Piacentini. Il 21 aprile 1937 Mussolini piantò i primi pini, a ottobre dello stesso anno pose la prima pietra, nel ’38 approva il progetto per la via Imperiale (oggi Cristoforo Colombo, un «rettilineo che porterà l’empito del mare nostrum da Ostia risorta sino nel cuore della città»). La guerra fermò tutto: in quegli anni l’E42 si presentava come un grande cantiere recintato e incompiuto, pilastri ovunque, marmi abbandonati a terra (226.130 metri quadrati di lastre e 12.113 metri cubi di blocchi). Al termine della guerra i lavori ripresero e al quartiere fu dato il nome di E.U.R., acronimo di Esposizione Universale di Roma.