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 2015  aprile 04 Sabato calendario

LUISA RANIERI: «DI NUOVO MAMMA, MA QUANTI PENSIERI»

"Si vede? No, non si vede… E invece un po’ si vede! Un po’, forse. Luisa Ranieri è arrivata con questo suo segreto bellissimo. Si sfiora la pancia, si siede. Siamo nel bar di un albergone a Monte Mario, il panorama su Roma, un sole magnifico, nessun paparazzo. «Mi danno ansia: ho il terrore di vedere violata la mia vita privata. Ho scelto questo albergo proprio perché è tranquillo». Veramente c’è la Roma in ritiro. "Cosaaa? Oh, nooo… Non ci credo…" (Compare Francesco Totti: e lei, molto diva, lo osserva con un certo distacco, ndr).

Cominciamo: e subito, allora, tanti auguri a lei e a suo marito, Luca Zingaretti.
È femmina, sono al quinto mese, nascerà quando Emma avrà quattro anni. Questa gravidanza non l’abbiamo cercata. Emma fu concepita a Parigi, stavolta siamo tornati da Londra e ci siamo accorti che era successo di nuovo. Ho 41 anni, ero oltre con i pensieri… Ma l’idea di abortire non mi piace e poi… Be’, sì: questa gravidanza è un po’ anche un regalo per Emma.

Ho letto che prima di avere Emma, lei e Luca siete stati otto anni insieme…
Non avevo, nel mio orizzonte, il progetto di essere mamma. È stato Luca che mi ha fatto accarezzare l’idea di fare famiglia, di aggiungere qualcosa di grande. Mettere al mondo un figlio, in questa stagione, è un gesto di amore che richiede anche tanta responsabilità. Con Luca ci interroghiamo spesso: che futuro avranno questi figli? La risposta però non arriva e allora siamo assaliti dall’angoscia. Le confesso che stiamo pensando di andare via dall’Italia, magari solo per un periodo…

Continui.
Mi addolora fare discorsi così, purtroppo però viviamo in un Paese ingiusto, spietato, senza regole. Vogliamo parlare delle tasse? Ok, parliamone. E allora le dico: a me piace pagarle, ritengo sia sacrosanto e infatti il 43 per cento e anche più dei miei guadagni si trasforma in tasse. Ma in quale buco nero di questo Stato finiscono i miei soldi? Perché i miei soldi e i soldi delle persone perbene come me non vengono reinvestiti in servizi per la collettività?

Comunque le tasse sono alte anche perché è l’evasione ad essere altissima.
Lo so, certo. E però io non me la prendo con quelli che evadono: io me la prendo con chi gli permette di evadere e non li arresta (a questo punto, dovreste vedere la faccia del suo agente, che si chiede quando cominceremo a parlare di cinema, ndr).

Fermi la sua vita a questa mattina: com’è il bilancio?
Positivo. Ho fatto quello che volevo. Soprattutto, ho sempre scelto cosa fare. Un privilegio assoluto.

Scegliere: un verbo faticoso…
Scegliere è difficile, sì. Soprattutto nel cinema. L’offerta è bassa, hai la sgradevole sensazione di fare sempre lo stesso film. Poi, magari, ti capita un copione giusto, con un personaggio che senti possa appartenerti, però non c’è chi produce il film. Diciamo la verità: la mia generazione tanto fortunata non è stata. Perché no, dico: quando ricordiamo certe leggende come la Loren, oppure come la Magnani e la Mangano, forse sarebbe anche il caso di ricordare che genere di personaggi ebbero la possibilità di interpretare e da chi furono dirette… Pensi la Loren: ti danno il copione de La Ciociara e ti dicono che a girare il film sarà Vittorio De Sica…

Anche lei, però, è stata diretta da grandi registi e…
Sta per chiedermi con chi mi piacerebbe lavorare adesso? (E le si apre uno sguardo criminale nel quale ritrovi la ragazza che diceva “Antò, fa caldo…”, in quella pubblicità di tanti anni fa, ndr).

Sì, stavo per chiederle da chi le piacerebbe essere diretta.
Ho già lavorato con Ferzan Özpetek, però non avevo un ruolo da protagonista, e sarei felice di riprovare. Lui dirige in modo speciale, ti prende per mano e ti guida… Poi, vabbé, Paolo Sorrentino: il suo gusto estetico mi commuove. Poi… Ah, sì, certo! Un altro che mi intriga per la sua mente un po’ contorta, uno più nero degli altri, ma sempre spiazzante, è Matteo Garrone…

Lei ha fatto un mucchio di cose: cinema d’autore, pubblicità commerciale, teatro, fiction, ha condotto programmi tivù e…
Aspetti, la interrompo: è vero, ho cambiato tanto, e sa perché? Primo, perché io non sono snob. Secondo, perché se in questo Paese ti metti la puzza sotto al naso, capace che non lavori per vent’anni. Detto questo, non transigo sulla volgarità. Una cosa volgare, niente, zero, non la farò mai… Scusi, l’ho interrotta: mi stava chiedendo…

Le stavo chiedendo se, come sembra, c’è un nuovo capitolo professionale: sarà la testimone di una nota azienda di cosmetici, giusto?
Giustissimo! Come fa a saperlo?

Ho studiato.
Be’, mi hanno corteggiata per anni e, alla fine, ho ceduto. La mia linea sarà “Castani mediterranei”. Mi hanno convinta dicendomi che cercavano una bellezza naturale…

Ecco, a proposito: anche Luca è un simbolo sexy. Lei è arrivata qui preoccupata dai paparazzi. Insomma…
No, non è una vita complicata. Per proteggerti dal gossip è sufficiente qualche precauzione. Disertare i festoni, evitare le prime teatrali… Pensi che al Festival di Venezia, dov’ero madrina, e dove Luca aveva un film in concorso, non ci siamo fatti neppure un red-carpet insieme. Bravi, no?

Avrei finito. Ho solo un’ultima domanda: com’è la storia delle sue scarpe?
Ah ah ah! Eh…

Forza…
Mi piacciono e le conservo. Tutte. Credo di essere arrivata a 275 paia…