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 2015  aprile 07 Martedì calendario

ECCELLENZA

«L’eccellenza è un’arte ottenuta attraverso l’esercizio… Siamo quello che facciamo ripetutamente. L’eccellenza, allora non è un atto ma un’abitudine» (Kobe Bryant citando Aristotele).

ESEMPIO «Noi tutte dobbiamo essere onorate di stare nella stessa epoca di Serena, grazie a lei abbiamo un esempio da seguire, grazie a lei diventiamo più forti» (Simona Halep parlando della Williams).

MOMENTI «Cerco di godermi il momento e di utilizzare questo momento della carriera nel quale sto probabilmente giocando il miglior tennis della vita. Ci sarà un ricambio generazionale, qualche altro comincerà a giocare meglio e ad essere più forte» (Nole Djokovic).

RISPETTO «Qui a Boston vengo rispettato un po’ di più che a Detroit, perché la considerazione te la guadagni innanzitutto giocando. Quanto entro, mi accolgono con un’ovazione. E quando mi arriva la palla, si alzano in piedi come se fossero certi che la metto dentro» (Gigi Datome).

EMOZIONI «Non ho mai amato i tuffi come adesso, sono tornato ad emozionarmi. È una sfida difficile, ma mi piace superare ogni ostacolo. Ora so che non posso fare a meno di tuffarmi» (Tom Daley).

PACATO «Roberto era un ragazzo splendido, magari non parlava molto, esternava lo stretto necessario, era pacato. Quando iniziavamo l’azione con lui, la palla era in banca eravamo sicuri che non l’avrebbe persa e che dai suoi piedi poteva nascere sempre qualcosa di pericoloso» (l’ex ct azzurro Azeglio Vicini ricordando allenava Donadoni).

ACCELERA «Mia madre mi ha sempre detto di andare più forte. A tre anni, guidavo in tondo con un quad nel giardino di casa e lei continuava a gridarmi: “Accelera, accelera”. Ma io ero già a tutto gas!» (Max Verstappen).

DUCATISTI «È stata dura per tutti i ducatisti. Che sono quelli lavorano qui in azienda e gli appassionati fuori. La Ducati è un’azienda che vive di competizioni, di passione, di passione per il prodotto e di tifo. E, quando i risultati sono così difficili da raggiungere, tutto diventa complicato. Si era venuto a creare un clima di sfiducia sul fatto che potessimo avere tecnologia e competenza per tornare a sfidare i giapponesi. Esserci riusciti in Qatar è stato importante, anche perché abbiamo dimostrando che è stato un risultato di squadra» (Claudio Domenicali, amministratore delegato di Ducati).