Il Messaggero 5/4/2015, 5 aprile 2015
INTERCETTAZIONI, ECCO I RISPARMI
Lo Stato potrebbe risparmiare 120 milioni di euro all’anno grazie alla riduzione del 60% delle tariffe pagate ai gestori per le intercettazioni. La cifra emerge dal dossier del servizio studi del Senato, che fa il punto sulla riforma della pubblica amministrazione. Lo sconto è previsto dal ddl Madia, appena approdato in aula. Durante il passaggio in commissione Affari Costituzionali del Senato è stata inserito un emendamento (prima firmataria la senatrice Doris Lo Moro Pd) che dovrebbe più che dimezzare la spesa su un capitolo da 230 milioni di euro annui tra il 2008 e il 2013. Attualmente lo stanziamento per il 2015 e il 2017 è di 200 milioni (per il 2014 si fermava a 192,8). La spesa nel 2008 era di 221,8 milioni, nel 2009 di 255 milioni, nel 2010 di 237 milioni, nel 2011 di 225,9 milioni, nel 2012 di 218,4 e nel 2013 di 215,2 milioni. Ma nel ddl c’è un articolo che stabilisce una diminuzione del 60% della tariffa riconosciuta ai gestori di reti telefoniche e del prezzo degli apparecchi per la ricezione del segnale, con particolare riguardo alle intercettazioni e telecomunicazioni, previste codice di procedura penale.