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 2015  aprile 04 Sabato calendario

FALKLAND

Arriva come benzina sul fuoco la notizia secondo cui le società petrolifere britanniche hanno individuato un giacimento di petrolio e di gas naturale a nord delle Isole Falkland al centro di un lungo contenzioso fra Londra e Buenos Aires. Fa salire infatti una tensione già altissima dopo che il governo di David Cameron ha annunciato un aumento delle sue forze militari nell’arcipelago dell’Atlantico meridionale e la presidente argentina Cristina Fernandez de Kirchner ha dichiarato che «torneremo a vedere le isole Malvine come parte del territorio nazionale». Secondo gli analisti citati dal Daily Mail, il giacimento individuato a 170 chilometri a nord delle isole potrebbe essere estremamente remunerativo (si stima un valore potenziale di miliardi di sterline) e rendere per la prima volta redditizio per il Regno Unito il dominio sulle Falkland, che fino ad ora per Londra ha sostanzialmente rappresentato solo un costo. Soldi che farebbero però gola anche all’economia argentina che deve sempre confrontarsi con gli storici problemi di stagnazione e inflazione. E Buenos Aires non sta di certo a guardare. Le autorità argentine sono pronte addirittura a perseguire le compagnie petrolifere britanniche che operano nella zona delle Falkland, che agirebbero in modo «illegale» in un territorio ritenuto di pertinenza di Buenos Aires. Ad accrescere la tensione arrivano i documenti rivelati da Edward Snowden, la talpA del Datagate, secondo cui il Regno Unito per diversi anni ha spiato il governo argentino. Le operazioni degli 007 britannici sono state particolarmente intense fra il 2006 e il 2011, attraverso virus per computer, falsa propaganda e informazioni riservate di intelligence che avevano lo scopo di sminuire o screditare l’operato del governo di Buenos Aires.