Corriere della Sera 5/4/2015, 5 aprile 2015
TETTO AGLI STIPENDI DEI MANAGER, I PRIMI EFFETTI DA ANAS A INVITALIA
A distanza di qualche anno dalle leggi sui tetti agli stipendi dei manager delle società non quotate controllate dal Mef, arriva anche il primo monitoraggio sugli effetti prodotti. In tutto, stando a un rapporto del ministero dell’Economia, sono risultate sei le società interessate su un totale di 20 soggetti coinvolti. Invitalia ha visto scendere la remunerazione deliberata per l’amministratore delegato Domenico Arcuri, da 750 mila euro annui (considerando il triennio precedente, inclusa la parte variabile) a 300 mila euro lordi. Idem per Anas con l’amministratore unico Pietro Ciucci, passato da 750 mila euro (calcolando il valore massimo della parte variabile) a 301 mila. Hanno dovuto tagliare anche Coni (a 240 mila da 320 mila) e Sogin (da 551 a 242). Ma la vera sforbiciata si vedrà solo con il 2014, quando è entrato in vigore il decreto che modula i tetti, individuando tre fasce, in base a indicatori dimensionali. E poi c’è stato il dl Irpef, varato sotto il governo Renzi che ha imposto un nuovo tetto, valido a partire da maggio, pari a 240 mila euro, come l’assegno del presidente della Repubblica.