Giuseppe Sarcina, Corriere della Sera 5/4/2015, 5 aprile 2015
LA GRECIA, I PRESTITI E L’INCONTRO A PASQUA VAROUFAKIS-LAGARDE
Il ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis passa la Pasqua a Washington, a colloquio con il direttore del Fondo monetario, Christine Lagarde. Entro giovedì 9 aprile la Grecia deve restituire un’altra tranche del prestito concesso dall’istituto internazionale: 450 milioni di euro. I mercati finanziari osservano con nervosismo, sospettando che il governo di Atene non abbia le risorse per onorare il debito. Tutto il poco che c’è in cassa deve servire per pagare le pensioni e gli stipendi ai dipendenti pubblici. Il ministero delle Finanze, però, ha diffuso una smentita molto irritata, sostenendo che invece i soldi ci sono e basteranno per tenere fede a tutti gli impegni. Se è così, non si capisce per quale motivo Varoufakis sia corso in tutta fretta nell’ufficio di Christine Lagarde, mentre per domani è previsto un incontro con alcuni funzionari del ministero del Tesoro americano. La missione «serve per illustrare le riforme proposte dalla Grecia», è la spiegazione dell’esecutivo guidato da Alexis Tsipras. In realtà la strategia di Atene si è incagliata. L’affabulazione visionaria di Varoufakis può riscuotere la simpatia perfino in settori dell’establishment come si era visto nel Workshop Ambrosetti, il 14 marzo scorso. Ma finora non è riuscita a fare breccia nella quadrata razionalità dell’Eurogruppo. I ministri Ue, e non solo quello tedesco, non considerano credibili le proposte di risparmio arrivate finora da Atene. Ne aspettano altre per sbloccare quei 7,2 miliardi di euro che consentirebbero al governo greco di avere un orizzonte per riportare a galla il Paese.