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 2015  aprile 04 Sabato calendario

DELRIO DEBUTTA: PRONTA LA SQUADRA PER I LAVORI PUBBLICI

ROMA Primo giorno di lavoro per il neoministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, arrivato nella sede di Porta Pia in bicicletta da Palazzo Chigi. E prime novità per la struttura del dicastero: «Con il presidente del Consiglio — ha spiegato Delrio a chi gli chiedeva se la struttura di missione che era guidata da Ercole Incalza, arrestato per l’inchiesta sulle grandi opere, sarebbe stata spostata a Palazzo Chigi — abbiamo già deciso di lasciarla qua, ma ne dovremo ripensarne le funzioni, focalizzarla per evitare duplicazioni e sovrapposizioni con altri compiti, come quello del Consiglio superiore dei lavori pubblici». Successivamente ha aggiunto che al ministero «porteremo le unità di missione della scuola e del dissesto idrogeologico che coordinavo da Palazzo Chigi perché il presidente del Consiglio vuole che ci sia un unico coordinamento dei lavori pubblici qui dal ministero».
Secondo indiscrezioni, insieme alle due nuove unità di missione a Porta Pia arriveranno anche i coordinatori di quelle strutture: il fiorentino Filippo Bonaccorsi, 43 anni, fedelissimo di Renzi, ex presidente di Ataf (società dei trasporti pubblici di Firenze venduta al gruppo Ferrovie dello Stato), e fratello della deputata pd Lorenza, coordinatore della struttura dell’edilizia scolastica. Insieme con lui dovrebbe arrivare, anzi tor nare, Erasmo D’Angelis, 60 anni, già sottosegretario al Mit del governo Letta con deleghe al trasporto pubblico locale, in «quota Renzi», ora a Palazzo Chigi nella struttura sul dissesto idrogeologico. Non sarebbe escluso che sia proprio uno dei due a prendere il posto di Incalza.
Nei primi giorni della prossima settimana Delrio dovrebbe incontrare il suo predecessore Maurizio Lupi per esaminare le questioni urgenti. Due le parole d’ordine del nuovo ministro: trasparenza e continuità, parola quest’ultima pronunciata anche da Renzi nella sua unica visita a Porta Pia da ministro pro tempore. «Come si fa con le cose di casa: si cominciano le cose e si portano a termine, nessuno inizia a riparare la cucina e la lascia a metà» ha spiegato Delrio che ha incontrato il vicecapo di gabinetto Francesca Paola Anelli. Martedì intanto Delrio dovrà presentare l’allegato Infrastrutture al Def (documento di economia e finanza) che riduce a una cinquantina le grandi opere da portare a termine. Per il resto, fa capire il ministro, grande sarà l’attenzione alle «piccole opere», a partire dall’edilizia scolastica e dalla manutenzione, così come richiesto da tempo dai costruttori dell’Ance che hanno stilato un piano.
Pronto per l’ultimo passaggio in consiglio dei ministri è il piano degli aeroporti, mentre per un primo esame sarebbe in rampa di lancio quello della portualità e il disegno di legge sul trasporto pubblico locale. Il 16 aprile bisognerà sciogliere «il nodo Anas» nominando i due consiglieri in sostituzione dei dimissionari e decidendo il destino dell’ad Pietro Ciucci. In Parlamento intanto sono all’esame il codice degli appalti e quello della strada.
Sulla trasparenza Delrio si è mosso fissando per mercoledì un incontro con il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone: «per fare il punto su tutte le grandi opere e rafforzare tutti i meccanismi anticorruzione».