Guido Olimpio, Corriere della Sera 4/4/2015, 4 aprile 2015
L’IMPROBABILE VIA LIBERA DI AL QAEDA ALL’UNIONE CON L’ISIS
Ayman al Zawahiri potrebbe dare l’ordine di «liberi tutti», sciogliendo di fatto Al Qaeda. Così ogni fazione legata alla casa madre potrebbe unirsi ad altri, a partire dall’Isis. Il tutto entro l’anno. Notizia clamorosa, lanciata dal giornale arabo al Hayat , ma tutta da verificare. Per ora non c’è uno straccio di prova. Inoltre è forte lo scetticismo perché la fonte è di terza mano: è Ayman al Din, ex membro qaedista, definito «spia britannica». Lui ha raccolto le confidenze dei ribelli siriani di Ahrar al Sham a loro volta informati dai qaedisti di al Nusra. Nulla di diretto. Fino ad oggi la rivalità tra quanti riconoscono l’autorità di al Qaeda centrale e i seguaci del Califfo appare ampia. L’Isis ha le sue ambizioni, risorse superiori, un territorio. A questo si aggiunge la popolarità tra i jihadisti vicini e lontani. È il nuovo faro. Anche per chi non ne fa parte in modo organico. Una presenza accentuata dall’attivismo mediatico dello Stato Islamico. Zawahiri, invece, lo si sente di rado, il messaggio propagandistico si è allentato. Questione di tempi. La vecchia guardia ha avuto la sua rivolta interna con almeno 31 movimenti che hanno aderito al progetto del Califfo. Altri sono pronti a imitarli. L’Isis appare come il cavallo vincente, ma deve essere al Zawahiri in persona ad ammetterlo. Altrimenti si resta nel campo delle parole.