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 2015  aprile 02 Giovedì calendario

DOTTORE, VORREI 4 CENTIMETRI IN PIU

Alessandro Littara sembra il personaggio di Quentin Tarantino, Mister Wolf: risolve problemi e sono problemi non da poco. È infatti il guru della falloplastica.
Racconta: «Non mi fermo mai, in un anno faccio più di 300 interventi, tolti i fine settimana e le vacanze è una media di uno o due al giorno, con un costante incremento del 10 per cento. E ora nel mio studio a Milano arrivano anche dall’estero, soprattutto dai paesi arabi». Pisano, cinquant’anni, inizia a occuparsi di impotenza nel 1992, poi in una clinica in Toscana vede un medico americano fare un’operazione per l’allungamento del pene.
Com’è diventato chirurgo sessuale?
Iniziai a capire la particolare attenzione che l’uomo riserva alla sua dotazione, quasi maniacale. Comincia con il righello a scuola e va avanti tutta la vita.
Quali sono le dimensioni che creano imbarazzo?
Per l’Italia è nella norma un pene dai 13 ai 16 centimetri in erezione. Su un ragazzo basso ed esile sono la normalità, su un fisico possente sono un pene sottodimensionato.
Che cosa le raccontano i suoi pazienti?
È qualcosa che ti porti dietro dallo spogliatoio del calcetto e poi basta un commento sarcastico di una donna per amplificare l’ansia. Le statistiche dicono che due italiani su dieci si sentono inadeguati.
Il problema sono le compagne o le mogli?
No, il vero tormento è la doccia in palestra. Vengono da me sopratutto per il confronto con gli altri maschi.
Disposti a tutto?
Non è un intervento complicato: quello che ho ideato si chiama «designer laser falloplastica». Si fa in anestesia locale, dura un’ora e poco dopo si torna a casa.
Non uso materiale estraneo, si interviene sulla parte di pene che resta all’interno. Tagliando un legamento il pene scivola in avanti e si ottiene l’allungamento. E dopo diventano tutti come John Holmes?
No, si guadagnano dai due ai quattro centimetri a riposo (uno-due in erezione). Ma la differenza si vede. Un centimetro diventa un chilometro nella mente.
Quali sono i costi dell’intervento?
Dai 5 mila agli 8 mila euro.
Chi è il suo cliente-tipo?
Più della metà sono uomini sposati o che convivono. Dai 30 ai 50 anni. Ho operato anche un settantenne che voleva togliersi il cruccio prima di morire. Commercianti e imprenditori, spesso del Sud.
Clienti celebri?
Più di quelli che possa immaginare. Ricevo in uno spazio studiato per la massima privacy. Oltre all’allungamento? L’intervento più richiesto è l’ingrossamento. Si prende il grasso corporeo, spesso dalla pancia, e si inietta nel pene. Si arriva anche al 30 per cento in più. Ma una donna può accorgersi che, oltre alla mano di Dio, c’è stata la sua? È difficile. Bisogna essere pignole, per trovare quella piccola cicatrice, alla base del varicocele.