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 2015  aprile 01 Mercoledì calendario

Assalto al tribunale a Istanbul: ucciso il giudice in ostaggio di un gruppo marxista-leninista • Lufthansa sapeva che Lubitz era depresso • Risale la disoccupazione in Italia • A un mese dall’avvio dell’Expo sono in ritardo tre cantieri su quattro • Bondi e Repetti lasciano Forza Italia • La donna uccisa e gettata via in un sacco Istanbul Mehmet Selim Kiraz, uno dei magistrati più famosi di Istanbul, è morto ieri sera, dopo essere stato prigioniero di tre terroristi del Dhkp-C, una formazione marxista-leninista, nel suo ufficio per otto ore, al Palazzo di Giustizia

Assalto al tribunale a Istanbul: ucciso il giudice in ostaggio di un gruppo marxista-leninista • Lufthansa sapeva che Lubitz era depresso • Risale la disoccupazione in Italia • A un mese dall’avvio dell’Expo sono in ritardo tre cantieri su quattro • Bondi e Repetti lasciano Forza Italia • La donna uccisa e gettata via in un sacco Istanbul Mehmet Selim Kiraz, uno dei magistrati più famosi di Istanbul, è morto ieri sera, dopo essere stato prigioniero di tre terroristi del Dhkp-C, una formazione marxista-leninista, nel suo ufficio per otto ore, al Palazzo di Giustizia. Un blitz compiuto nella serata di ieri ha posto fine all’assedio, ma il bilancio del raid delle teste di cuoio è pesante: due terroristi e almeno 3 poliziotti uccisi. Oltre al magistrato, rimasto ferito nel blitz, portato d’urgenza in ospedale e lì morto dopo poco. Il pm seguiva il fascicolo sulla morte di Berkin Elvan, il ragazzino di 15 anni ucciso dalla polizia durante le rivolte di Gezi Park, nel 2013. Berkin, che non stava partecipando alle proteste, ma era stato mandato fuori dalla mamma a prendere il pane, fu colpito alla testa dalla cartuccia di un lacrimogeno, che la polizia turca usava regolarmente come arma contro i manifestanti, e morì dopo 269 giorni di coma. La sua storia provocò una forte ondata di indignazione, che Erdogan fu costretto a reprimere con la violenza. È stato subito chiaro a tutti che si è trattato di un sequestro non contro la magistratura, ma contro lo Stato. Le immagini del tribunale di Caglayan, evacuato di corsa e riempito dai reparti anti terrorismo hanno fatto il giro del mondo in pochi minuti, così come il volto terrorizzato di Kiraz e sullo sfondo le bandiere e i simboli dell’organizzazione. Fuori dall’edificio centinaia di uomini e alcuni manifestanti che urlavano: «Berkin non sei morto invano». Lubitz Andreas Lubitz, il copilota 27enne che martedì scorso ha fatto precipitare sulle Alpi francesi l’aereo diretto a Düsseldorf, uccidendo se stesso e le altre 149 persone a bordo, nel 2009 aveva avvertito la scuola di volo della Lufthansa della sua depressione. La compagnia aerea l’ha ammesso con un comunicato stampa sul suo sito. Lufthansa scrive che dopo «un’interruzione di più mesi della sua formazione nella scuola di guida», Lubitz aveva ottenuto «la necessaria idoneità medica al volo» ma che dalla «corrispondenza email del copilota con la scuola di volo» emerge che questi «da studente, nel 2009, in occasione della ripresa dell’addestramento aveva informato, allegando documenti medici, di “un grave episodio di depressione ormai risolto”». L’espressione, tra virgolette, fa ritenere che Lufthansa riporti le parole usate da Lubitz nella sue mail (la compagnia non ha dato ulteriori informazioni e anche una portavoce di Germanwings, al telefono, ha rifiutato di commentare). Solo giovedì scorso l’amministratore delegato di Lufthansa, Carsten Spohr, 48 anni, aveva dato una versione edulcorata di quanto accaduto, sottolineando che Lubitz era «idoneo al volo al 100%». «Sei anni fa c’era stata un’interruzione nella sua formazione — aveva detto allora Spohr senza specificare il perché —. Abbiamo verificato le sue abilità e ha ripreso nella scuola di volo. Dopo ha avuto sempre ottimi risultati». Disoccupazione Dopo il forte calo di dicembre, e un ulteriore calo a gennaio, a febbraio, secondo l’Istat, la disoccupazione è aumentata nuovamente di due punti decimali, al 12,7 per cento, tornando ai livelli di dicembre. Nel giro di un mese hanno perso il posto 44mila persone, 42mila delle quali donne. Expo A un mese dall’avvio dell’Expo, nonostante l’impegno di quasi seimila operai che fanno turni di 24 ore, i lavori sul sito grande come 170 campi da calcio sono in gran ritardo. Dei 34 lotti di competenza italiana - non vanno contati i 53 padiglioni esteri selfbuilding - il 74% è ancora in lavorazione, il 9% in fase di collaudo, altrettanti sono già finiti, il 6% sono sottoposti a verifica amministrativa e l’1% sono sospesi (Poletti, Sta). Forza Italia I senatori Sandro Bondi e Manuela Repetti hanno presentato ieri le loro lettere di dimissioni da Forza Italia. Per Bondi la giornata di ieri rappresenta la certificazione di quello che lui chiama «il mio addio alla politica», maturato dalla consapevolezza «che sto meglio da quando non la faccio più». Anche se, sugli scranni di Palazzo Madama, continuerà a sedere ancora. Quanto alla decisione di lasciare FI, su questa pesano l’emarginazione dalla catena di comando e i non facili rapporti tra la coppia e i berlusconiani della cerchia ristretta. Delitto Irene Focardi, 43 anni. Fiorentina, un passato da commessa nei negozi di lusso del centro e qualche sfilata in passerella prima di inciampare in amori sventurati, nell’alcol e nella disoccupazione, viveva in una casa popolare vicino a quella dell’ex compagno Davide Di Martino, 50 anni, disoccupato pure lui, agli arresti domiciliari dopo essere stato condannato a tre anni e nove mesi perché la riempiva di botte (una volta a calci e pugni le aveva rotto costole e naso). Scomparsa da casa il 3 febbraio, ritrovata cadavere domenica 29 marzo – con fratture a cranio e costole - in un sacco della spazzatura buttato in un fosso scolmatore che sta tra la sua casa e quella dell’ex. A sua madre aveva detto che sarebbe andata a cena da Di Martino. Costui, indagato per il delitto, nega tutto: «Non è stata da me, aveva altre storie, altri uomini. Io l’ho vista alle 14,30 del 3 febbraio, poi è uscita perché doveva andare a un funerale. Da lì non so più niente».