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 2015  marzo 31 Martedì calendario

MARATONA? INVENTATA DAGLI EBREI

Credete che la maratona sia quella corsa che rende omaggio al guerriero greco Filippide o Fidippide, morto nel 490 a.C. stramazzando al suolo ad Atene sotto il peso dell’armatura con cui aveva corso per circa 40 chilometri, per annunziare la vittoria dei Greci sui Persiani nella battaglia di Maratona? Oppure pensate che la maratona sia quella gara olimpica rispolverata dal barone de Coubertin per i primi Giochi moderni, quelli di Atene 1896? Particolarmente ferrati in cultura sportiva, siete certi che la distanza canonica della maratona, olimpica o di New York non importa, è di 42 chilometri e 195 metri da quando, ai Giochi di Londra del 1908, tale fu la distanza che dal Parco di Windsor andava allo stadio (sì, quello in cui l’italiano Dorando Pietri entrò ormai vittorioso ma stramazzò tre volte come Gesù Cristo sulla via del Calvario, però fu aiutato da tal sir Arthur Conan Doyle a risollevarsi, dunque tagliò il traguardo, quindi fu squalificato, infine proprio per questo entrò nel mito?)?
Beh, forse è l’ora di rivedere le vostre opinioni storiche e sportive.
Fatte le dovute proporzioni, è come se i nepalesi pretendessero di avere inventato il calcio a 11 qualche secolo prima degli inglesi. O come se in Burundi sostenessero che il basket fu ideato da Stanley e Livingstone durante il loro incontro africano. Insomma, ci crediate o no, la notizia è questa: la maratona è stata inventata dagli ebrei. Tant’è che nella Bibbia già se ne parla. E tant’è che il 9 aprile in Israele si correrà la prima edizione della Maratona della Bibbia, seguendo le orme dell’uomo che in epoca biblica corse dal campo di battaglia di Eben-Ezer (la moderna città israeliana di Rosh Ha’ayin) fino a Shiloh (l’antica capitale degli Israeliti), per annunciare la fine della guerra tra Israeliti e Filistei. All’inizio del libro di Samuele è scritto: «Poi un uomo della stirpe di Beniamino corse dalla linea di battaglia nello stesso giorno e giunse a Shiloh con i vestiti strappati» (Primo libro di Samuele, cap.4, v.12).
Se il greco Fidippide annunciava una vittoria, il corridore israelita aveva invece una missione non certo piacevole: doveva informare Eli, il sacerdote di Israele, della sconfitta nella guerra, della morte dei suoi figli e della cattura dell’Arca dell’alleanza da parte dei Filistei. Se anche l’uomo di Beniamino fosse stramazzato a terra la Bibbia non lo dice, e non si può dunque sapere. Ma la distanza fra le due località non è un mistero: era ed è appunto di 42 chilometri. Ad accorgersene fu il «de Coubertin ebraico», Yosef Yekutieli (1897-1982), l’uomo che a 15 anni nel 1912 era rimasto così impressionato dalle Olimpiadi di Stoccolma da volerle ricreare per il mondo ebraico, dando vita alle Maccabiadi (Giochi che dal 1932 si tengono ogni quattro anni). Dopo che con la guerra dei sei giorni del 1967 Israele si riappropriò della Cisgiordania, Yekutieli ebbe modo di misurare il percorso esatto da Rosh Ha’ayin a Shiloh. Sorpresa: la lunghezza coincideva più o meno proprio con quella della maratona moderna, 42 chilometri. Forse che gli Israeliti avevano copiato dai Greci? Neanche per idea: i libri biblici di Samuele riferiscono eventi anteriori al re Davide e all’anno 1000 a.C. e comunque sono stati scritti tra il 630 e il 540 a.C., mentre Filippide consumò il suo sacrificio assai dopo, nel 490 a.C.
«Chissà», dicono gli organizzatori con scarsa modestia, «se solo qualcuno avesse informato il barone de Coubertin di questa storia, la più lunga delle corse olimpiche, invece che maratona, forse si sarebbe chiamata gara di Shiloh, o corsa biblica». Per la prima Maratona della Bibbia sono attesi migliaia di runner, da Israele e dall’estero. Intanto, però, è sicuro che i palestinesi non gradiranno molto tutto questo entusiasmo sportivo: partendo dal sito della battaglia di Eben-Ezer, che è in territorio di Israele, i podisti punteranno poi decisamente verso est fino a Shiloh, che si trova proprio al centro del territorio palestinese. E dove dal 1978 c’è un insediamento di agguerriti coloni ebrei. Facile prevedere accuse da parte di chi vedrà nella maratona biblica l’ennesimo escamotage con cui gli ebrei più oltranzisti mirano a invadere il territorio governato da Abu Mazen.
Roberto Copello, ItaliaOggi 31/3/2015