Roberto Giardina, ItaliaOggi 28/3/2015, 28 marzo 2015
LUCA TONI È UN EVASORE CATTOLICO
Berlino
Luca Toni, longevo bomber della Serie A, è stato pizzicato come evasore fiscale in Germania. Avrebbe evaso la parte delle tasse dovuta alla Chiesa, nel suo caso quella cattolica. La notizia è stata riportata dai giornali, tutti quelli sportivi compresi, ma con qualche inesattezza, però fondamentale.
Il Luca, anche ex della nazionale, si è po’ giocato le mie simpatie perché ogni volta che rievoca la sua carriera si dimentica sempre di citare il mio Palermo, che lo scoprì quando già aveva una certa età in Serie B. Deve tutto ai rosanero, ma è più elegante ricordare la Fiorentina, o il Bayern di Monaco. Però, merita di essere difeso, se non altro per chiarire come si pagano le tasse alle chiese in Germania.
In Italia c’è una trattenuta dell’otto per mille, da destinare alla Chiesa che si sceglie. Ma viene comunque prelevata anche a spese di chi si professa ateo. In Germania la percentuale è più elevata: siamo all’8% in più, oltre alle imposte già dovute allo stato. E nel 2013, ultimo dato definitivo, la stangata religiosa ha raggiunto i 5,5 miliardi di euro. Per questo, in media, ogni anno 200mila fedeli escono dalla Chiesa Cattolica e da quella protestante.
Che cosa si imputa a Toni? Il gigantesco centravanti, che oggi gioca nel Verona, indossò la maglia del Bayern dal giugno del 2007 al dicembre del 2009, e in questo periodo ha guadagnato più di 43 milioni di euro lordi, il che fa circa 500 mila euro al mese, al netto. Tutte le tasse dovevano essere pagate dal Club. Sotto il Monte Pellegrino guadagnava, credo, 800 mila euro, ma all’anno. Ha fatto bene ad andar via.
Le sue Kirchensteuer, le tasse alla Chiesa, sarebbero ammontate per il primo anno, quello che viene contestato, a un milione e 700 mila euro. Toni, che si è presentato al processo a Monaco, e questo va a suo onore, anche se non ha capito una parola, ha ribadito la sua innocenza.
La sua commercialista gli ha chiesto quale fosse la sua religione, lui ha risposto «nessuna», lei ha insistito se avesse intenzione di sposarsi, e Luca ha precisato «No, per il momento». E lei ha messo un trattino nell’apposita casella. Un trattino che significava un bel risparmio per il Club, presieduto dall’ex campione Uli Hoeness, poi finito in galera proprio, guarda caso, per evasione fiscale. Ma un funzionario della società, per errore, ha poi inserito due fatali lettere «k.r.», nella dichiarazione dei redditi del calciatore, katolisch römisch, 850 mila euro a lettera. Ora, il giudice ha sentenziato salomonicamente che la somma dovrà essere rimborsata dai tre responsabili, mezzo milione dalla commercialista, altrettanto dal club, e il resto da Toni, ma si aspetta l’appello per il 15 luglio.
L’abitudine dei funzionari tedeschi, per dispetto o faciloneria, è di non chiarire la questione agli stranieri al momento in cui prendono la residenza. Sei italiano? Dunque cattolico. Bisogna chiedere che invece di un trattino, venga chiaramente scritto: «Non appartengo ad alcuna confessione». È quel che feci quando decenni fa arrivai da queste parti. Ma chi non paga le tasse alla Chiesa viene escluso dai servizi religiosi, battesimo, matrimonio.
Quando nacque mio figlio, non lo facemmo battezzare. Poi ci separammo, la madre tornò in Italia. Erano altri tempi, il bambino rischiava a essere un caso unico nella sua classe. Decidemmo di farlo battezzare. Ma io, a mio modo, sono un moralista. Andai dal parroco romano competente. E gli spiegai il caso. Lui mi rispose: dei suoi problemi fiscali a me non importa nulla, e presumo neanche a Dio, poi il padre non ha alcun ruolo nel battesimo, mi trovi un padrino credente e chiudiamola qui. Però, aggiunse, mi deve promettere che non dirà a suo figlio quando comincerà a camminare che Dio non esiste. Non l’avrei mai fatto, lo assicurai, sarà lui poi a decidere.
Altri tempi. Amici italiani mi raccontano che dopo Wojtyla, il papa polacco, le cose sono cambiate. Non so, ma anche in Germania ci sono preti e pastori luterani che protestano per le tasse. Non pretendono di più, desiderano che vengano abolite. Ogni fedele contribuisca di volta in volta secondo la sua coscienza. I tedeschi sono sempre esagerati.
Roberto Giardina, ItaliaOggi 28/3/2015