Paolo Siepi, ItaliaOggi 28/3/2015, 28 marzo 2015
PERISCOPIO
Napoli, due carabinieri rapinano un supermercato. La camorra ha già avviato le indagini. Spinoza. Il Fatto.
Panico tra gli italiani: chi è il copilota di Renzi? Jena. la Stampa.
Accettare finanziamenti di Putin? Mi auguro che la Lega non commetta questo errore. Tendo a escluderlo, però: Salvini è cinico, ma non è sciocco. Certo è triste: la destra italiana, dove molti si fregiano dell’appellativo «liberale» (sic), ridotta a difendere l’ultimo autocrate postcomunista. Beppe Severgnini. Sette.
Leggiamo ora un appello. È scomparsa da qualche tempo la cantante Orietta Berti. È stata vista l’ultima volta in un programma di Gallarate-tv, poi più niente. Pertanto, chi sia in grado di fornire notizie di Orietta Berti, guai a lui se parla. Amurri & Verde, News. Mondadori. 1984.
Mentre la Francia soffoca sotto il peso di una spesa pubblica che inghiotte il 57% della sua ricchezza e mentre la massa salariale rappresenta quasi la metà di questo fardello, la coorte dei dipendenti pubblici non finisce di ampliarsi. Il tutto per un servizio pubblico che non cessa di peggiorare. Laddove le imprese cercano in permanenza come fare meglio con meno, per guadagnare in agilità, la pubblica amministrazione mantiene, anzi accresce la sua obesità che la sta portando alla paralisi. Ma della riforma della pubblica amministrazione nessuno ha mai sentito parlare. Gaëtan de Capèle, Figaro.
Come vive la gente radical chic? La casa ha una importanza cruciale. «Finto-umile» è la regola da seguirsi, anche nell’abbigliamento. E dunque: soggiorno in stile arte povera, libreria con prime edizioni Vallecchi, Fratelli Treves, Sonzogno. Alle pareti stampe di James Ensor con cornice a giorno alternate a opere prime «di amici che già negli anni Settanta ripudiavano il Novecento». Un tocco etnico, con amache dei Caraibi e maschere da mal d’Africa. In tavola, un mix tra cibo equo-solidale, proveniente dal Terzo mondo, e leccornie a chilometro zero. Daniela Ranieri, Mille esempi di cani smarriti (Alessandro Gnocchi). Il Giornale.
L’islam non è una cosa sola, non è monolitico, non è solo intolleranza e guerra santa. Ma ha con l’intolleranza e la guerra santa un legame speciale che detta comportamenti a volte prevedibili e a volte no. Va anche ricordato che ogni religione ha sempre avuto certi limiti e certe ambivalenze perché, per mite che sia, ha una tendenza irresistibile all’enunciazione di dogmi sottratti alla discussione e di sacre verità da difendere e alle quali sacrificare anche eroicamente la vita. L’individuo religioso può essere più umano ma anche meno umano degli altri, perché mette Dio al di sopra della vita terrestre e Dio conta più di ogni altra cosa. Alfonso Berardinelli. Il Foglio.
La Grecia è membro della Ue dal 1981. A parte la crisi attuale, iniziata nel 2010 dopo che si scoprirono irregolarità contabili sostanziali nel bilancio pubblico nazionale, la sua presenza in Europa è memorabile soprattutto su due aspetti, entrambi collegati alla sua relazione pessima con la Turchia. Il primo è la questione di Cipro, isola ancora oggi divisa tra una parte filo-greca e una parte filo-turca in certa misura perché Atene si oppone a iniziative di soluzione della disputa. La ferita può sembrare piccola ma è un segno della volontà nazionalista di non volerla risolvere. Il secondo aspetto è la relazione stessa con la Turchia, una questione di ben maggiore portata. Danilo Taino. Sette.
Intendiamoci, va bene che Maria De Filippi è moglie di Maurizio Costanzo ma, per avere successo, ci ha messo del suo: ha rivelato un talento speciale per sintonizzarsi alla perfezione con la mediocrità della massa che si pasce di sentimenti elementari, semplici, oltre i limiti della banalità, e gode a esibire in piazza i propri spasimi amorosi, i propri tormenti familiari, smutandandosi senza pudore allo scopo di suscitare interesse e curiosità nei compaesani o almeno nei conoscenti del rione. Nell’arte di vellicare il narcisismo volgare di coloro che aspirano a essere protagonisti per un’ora, la regina delle conduttrici non ha rivali. Si è inventata una tecnica che le garantisce l’infallibilità: se c’è l’opportunità - e c’è sempre - di raccogliere lacrime tra i presenti nei suoi salotti non se la lascia sfuggire. Vittorio Feltri. Il Giornale.
Tra le immagini più marcate, ecco il viso roseo e malizioso di Cecilia: ovvero il primo bacio. Eravamo raggomitolati in un soffitta polverosa, si giocava a nascondino. Cecilia, senza preavviso, mi stampa le labbra sulle mie, e non si ferma, ma affonda nella mia bocca la lingua, calda e nervosa, avamposto del demonio. Nantas Salvalaggio, Rio dei pensieri. Mondadori. 1980.
Ero astemia, non trasgressiva e completamente rapita dal poeta Giuseppe Ungaretti. Mi piaceva proprio fisicamente come, in genere, i vecchi. All’alba, dopo ore di conversazione, disse: «Adesso devo andare, non posso perdere l’aereo per l’America». Io, sconvolta, rimasi in piedi come una cretina: «Ma come? Non la rivedo più?». Stefania Sandrelli, attrice (Malcom Pagani e Fabrizio Corallo). Il Fatto.
Magari era infastidito da episodi come quello che gli era accaduto un giorno andando in Svizzera. Alla frontiera, l’addetto al controllo dei passaporti gli aveva chiesto sorpreso «Ma lei è proprio Beonio Brocchieri, il famoso giornalista?» «Sì, perché?» «Credevo che fosse morto». «Ecco, ora sono davvero un sopravvissuto» aveva commentato raccontando l’episodio al professor Arturo Colombo. Vittorio Beonio Brocchieri in Luciano Simonelli, Dieci giornalisti e un editore. Simonelli editore.
Sono nata a Riga. Una città anseatica, tedesca, molto fiorente con un milione di abitanti. Un porto ricco che ghiacciava di inverno. Michail Ejzenstejn, il padre del regista, vi si stabilì. Fu un architetto famoso e rivaleggiò, nel più perfetto Jugendstil, con Vienna. Una nostra cugina sposò non so quale degli Ejzenstejn. La famiglia ne trasse qualche lustro. Lì, a Riga, tra le facciate ornamentali dei palazzi, si svolse la mia infanzia. Marina Jarre, scrittrice. La Repubblica (Antonio Gnoli).
Bastano pochi mesi perché chiunque si trasferisca qui, si svuoti dentro, perda linfa e sangue, diventi guscio: tra 20 anni, tutta Italia si ridurrà come Milano. Luciano Bianciardi. La vita agra.
Il podestà di Bellagio era un vecchio trombone, noioso come una mosca. Andrea Vitali, La Figlia del Podestà. Garzanti. 2005.
Sognavo di cullarmi fra le nubi e sono caduto dal letto. Roberto Gervaso. il Messaggero.
Paolo Siepi, ItaliaOggi 28/3/2015