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 2015  marzo 28 Sabato calendario

LETTERE

Gentile Augias, leggo i suoi interventi su Repubblica (e anche i suoi libri) in genere con interesse e condivisione. Non condivido invece, e mi delude, il suo recente commento sulla Tav. Conoscerà credo le analisi su costi e benefici della Tav svolte da La Voce e mai smentiti. Si tratta di numeri e non di una serie di generici appelli ad una esigenza di un “corridoio Est-Ovest”. Le faccio notare che, tra l’altro, questo corridoio ci sarebbe già utilizzando la vecchia galleria e aggiungendo appena mezz’ora di tragitto. Ma il punto sul quale le rivolgo una domanda secca è: come sappiamo, e come ci ripetono spesso, i soldi sono pochi. Dovendo scegliere se spenderli sulla sistemazione del Bisagno e in genere sul disastrato territorio italiano oppure su lavori che molti ritengono dissennati, lei che sceglierebbe? A proposito di costi/benefici, diciamo.
pierfranco.parisi@gmail.com

Martedì 24 la rubrica era dedicata all’argomento di cui alla lettera anche se, per la verità, vi si parlava più delle dichiarazioni dello scrittore Erri De Luca, che considero inopportune, che della Tav in sé. Tra alcune lettere molto accese, comprese le ingiurie, ho scelto il dissenso civilmente espresso del signor Parisi. Alla domanda su dove dovrebbero andare i pochi soldi disponibili non so rispondere per incompetenza. Ci sono spese di gran rilievo che però vale la pena di affrontare in vista di benefici futuri. La Tav rientra tra queste? Anche se i pareri sono divisi, alcuni dati oggettivi esistono. La Tav non è una ferrovia Torino-Lione come usualmente si dice. È il tratto italo-francese del corridoio ferroviario Lisbona-Kiev finanziato per il 40% dall’Unione Europea. Questa linea dovrebbe spostare su binari gran parte del traffico che oggi si muove su gomma. Per la Val di Susa si calcolano circa 600 mila Tir all’anno con le intuibili conseguenze inquinanti. Proprio l’inquinamento è un altro dei temi in discussione data la presenza di falde di amianto nelle zone di scavo. La società “Tunnel Euralpin Lyon Turin” in collaborazione con l’università di Torino compie periodici prelievi per accertare la qualità dell’ambiente: oltre 20mila misurazioni, con 66 centraline. I responsabili segnalano assoluta regolarità e rispetto delle soglie di legge. Inoltre «i valori sono in linea con i monitoraggi ante operam… dati rilevati su tutte le componenti: amianto, polveri, radiazioni, qualità dell’aria e dell’acqua». Prima d’arrivare alla fase attuale il progetto è stato discusso per otto anni; notevoli varianti e miglioramenti sono stati adottati d’intesa con le amministrazioni locali. So che queste precisazioni, e altre che potrebbero aggiungersi, non faranno cambiare idea a nessuno. La Tav è diventata una battaglia ideologica sulla quale si scaricano anche disagi e scontenti di assai diversa natura.