Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  marzo 27 Venerdì calendario

ORA A DETROIT BATTONO CASSA

Più quattrini in busta paga e meno operai col “Tier 2”, il contratto di serie B. Dalla convention per prepararsi al rinnovo contrattuale della Uaw, il potente sindacato dell’auto americano, sale la voglia di superare i sacrifici imposti dal collasso delle Big Three (GM, Ford e Fiat Chrysler Automobiles).
Il contratto scade a settembre e la Uaw vuole aumenti salariali, maggiori contributi sanitari e una frenata sul fronte Tier 2. Sono 40 mila gli operai dei tre gruppi ingaggiati col Tier 2 dopo la crisi: 25 mila dalla Fca di Sergio Marchionne. Quando vengono assunti, i Tier 2 guadagnano 19,28 dollari lordi all’ora (erano 15,78, nel 2011), contro i 28 dollari dei “vecchi” che godono del Tier 1, il regime tradizionale.
Il Tier 2 fu introdotto per rendere competitivo il costo del lavoro delle case yankee rispetto a quello degli stranieri che producono negli Usa in zone non sindacalizzate. Calcolando pure i colletti bianchi, il costo del lavoro più alto negli States ce l’ha Mercedes (65 dollari l’ora), seguito da GM (58) e Ford (57). Fca è al sesto posto: 48 dollari, 4 in meno rispetto al 2011. Gli operai Tier 1 - senza aumenti da dieci anni - paiono decisamente più arrabbiati dei nuovi. La Uaw non esclude il ricorso allo sciopero, che in occasione del rinnovo 2011 era stato bandito, dopo l’intervento pubblico per salvare GM e Chrysler.