Notizie tratte da: Michel Houellebecq # Sottomissione # Bompiani 2015 # pp. 252, 17,50 euro., 27 marzo 2015
LIBRO IN GOCCE NUMERO 31
(Sottomissione)
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HOUELLEBECQ E I SORRISI DELLE RAGAZZE ARABE –
Buongusto. «Gesù aveva troppo amato gli uomini, ecco il problema: lasciarsi crocifiggere testimoniava quantomeno una mancanza di buongusto».
Accordo Belgio: «Mentre i partiti nazionalisti fiammingo e vallone, di gran lunga le prime formazioni politiche nelle rispettive regioni, non erano mai riusciti a intendersi e nemmeno a instaurare un vero dialogo, i partiti musulmani fiammingo e vallone, sulla base di una religione comune, avevano facilmente raggiunto un accordo di governo».
Amministrazione. «L’Amministrazione non dorme mai». Gerarchie naturali Europa: «Giunta a un livello di decomposizione ripugnante, l’Europa occidentale non era più in grado di salvare se stessa – non più di quanto lo fosse stata la Roma del V secolo della nostra era. Il massiccio arrivo di popolazioni immigrate fedeli a una cultura tradizionale ancora modellata sulle gerarchie naturali, sulla sottomissione della donna e sul rispetto dovuto agli anziani, costituiva un’occasione storica per il riarmo morale e militare dell’Europa, creava la possibilità di una nuova età dell’oro per il Vecchio Continente. Quelle popolazioni erano in certi casi cristiane; ma più spesso, bisognava riconoscerlo, erano musulmane».
Donne.«Il mantenimento di una vita sociale accettabile in assenza di donne – e senza il supporto del calcio – era un’impresa folle».
Comunismo. «Alla fine Trockij aveva avuto ragione rispetto a Stalin: il comunismo non avrebbe potuto trionfare che a condizione d’essere mondiale. La stessa regola valeva per l’islam: doveva essere universale, altrimenti non sarebbe stato. Ma l’essenziale di quell’articolo era una strana riflessione sulla teoria dei grafi. Soltanto una religione poteva creare una relazione totale tra gli individui. Se consideriamo un grafo di legame, ossia degli individui (dei punti) collegati da relazioni personali, è impossibile costruire un grafo planare collegando tra loto gli individui nel loro insieme. L’unica soluzione è passare per un piano superiore, contenente un singolo punto chiamato Dio, al quale gli individui verrebbero collegati nel loro insieme, risultando altresì collegati tra loro per mezzo di questo intermediario».
Presente. «Il passato è sempre bello, e in effetti anche il futuro. A far male è solo il presente, che portiamo con noi come un ascesso di sofferenza che ci accompagna tra due infiniti di quieta felicità».
Bambine. «In un regime islamico, le donne – o meglio, le donne abbastanza graziose da suscitare il desiderio di uno sposo ricco – avevano in fondo la possibilità di restare bambine praticamente per tutta la vita. Poco dopo essere uscite dall’infanzia diventavano a propria volta madri e ripiombavano nell’universo infantile. I loro figli crescevano, poi diventavano nonne, e la loro vita passava così. C’era solo una manciata d’anni in cui comperavano biancheria sexy, barattando i giochi infantili per i giochi sessuali – gli uni e gli altri essendo pressoché la stessa cosa».
Modalità. «Le ragazze ricambiarono il sorriso e proseguirono in modalità di bisbiglio eccitato».
Uomini. «La conversazione tra uomini, quella strana cosa che sembra sempre indugiare tra la pederastia e il duello».
Suicidio. «Stavo avvicinandomi al suicidio semplicemente per lento deterioramento della somma totale delle funzioni che resistono alla morte».
Islam. «Se l’islam non è politico, non è niente» (Khomeini).
Religione. «In fondo, il cristianesimo era una religione femminile».
Giorgio Dell’Arti, Il Sole 24 Ore 20/3/2015