VARIE 25/3/2015, 25 marzo 2015
APPUNTI PER GAZZETTA - IL PROBLEMA DEI VOLI LOW COST DOPO LA TRAGEDIA DI GERMANWINGS
repubblica.it
PARIGI - L’unica certezza è sul numero dei morti: 150. Perché nessuno si è salvato a bordo del volo Germanwings che ieri mattina volava tra Barcellona e Dusseldorf. Oggi, alle prime luci dell’alba, sono riprese le operazioni sul massiccio dei Trois-Eveches - in Alta Provenza, sulle Alpi francesi al confine con l’Italia - dove ieri si è schiantato l’Airbus A320. La notizia importante è che una delle scatole nere dell’aereo - quella con le voci dei piloti, ma anche i rumori, l’ambiente all’interno, il motore, gli allarmi che sono scattati - è stata recuperata. Purtroppo è danneggiata ma il ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve, è fiducioso: "Può comunque fornire informazioni utili". Gli investigatori della Bea hanno fatto sapere di aver recuperato le registrazioni contenute nella stessa scatola: "Dati utilizzabili sono stati estratti dalla scatola nera. E’ una buona notizia, una notizia confortante. Ora è troppo presto per trarre la minima conclusione su ciò che è successo. Ci sarà lavoro dettagliato per capire i suoni e le voci di questa scheda audio", ha detto ancora il responsabile del Bea nel corso della conferenza stampa all’aeroporto parigino di Le Bourget. "Non abbiamo ancora analisi precisa di tutti i suoni e le voci di questo file". Serve un "lavoro di comprensione dei suoni, delle voci, degli allarmi", ha insistito, parlando di un lavoro che "prenderà diverse settimane se non dei mesi". Remi Jouty, il direttore del Bea, ha poi aggiunto che l’ultimo messaggio trasmesso dall’Airbus A320 della GermanWings, intorno alle 9:30, era "un messaggio di routine", aggiungendo che "l’aereo ha volato fino all’impatto finale". Sulle cause del disastro, Jouty ha lasciato aperte tutte le piste: " "In questo momento non possiamo escludere alcuna ipotesi".
Stamattina Cazeneuve aveva a sua volta ribadito che tutte le ipotesi restano aperte anche se la pista del terrorismo è la meno probabile. "Non ci sono indizi di peso per ritenere che l’incidente sia stato provocato intenzionalmente da terzi", ha confermato il ministro della Difesa Thomas De Maiziere a Berlin. Il ministro ha anche aggiunto "di non voler prendere parte a speculazioni o congetture sulle cause del disastro".
Disastro Germanwings, elicotteri in azione: ’’Soccorsi difficili’’
La seconda scatola nera. Secondo il sito internet Airlive.net, la seconda scatola nera dell’Airbus della GermanWings è stata ritrovata ma è "seriamente danneggiata". Lo stesso sito aggiunge che "la memory chip si sarebbe staccata e non è stata ritrovata". Almeno per il momento, la notizia non trova conferma né dalle autorità né dai media francesi. Il ritrovamento della seconda scatola nera è una assoluta priorità per gli inquirenti. Xavier Roy, il coordinatore dei soccorsi al campo volo di Seyne-Les-Alpes, ha confermato oggi le difficoltà delle ricerche: "Si tratta di un lavoro complesso - ha aggiunto - perchè la zona è impervia, si scivola, ed è rischioso per gli stessi soccorritori". "I medici legali sono sul posto, ma il recupero dei corpi delle vittime potrebbe non iniziare subito", ha poi precisato Roy. Il procuratore della Repubblica di Marsiglia, Brice Robin ha fatto sapere che "l’identificazione dei corpi richiederà diversi giorni". Le procedure per l’identificazione delle salme prenderanno il via domani. Robin ha annunciato anche una richiesta di collaborazione internazionale per ottenere informazioni sull’aereo e sulla sua manutenzione, sui passeggeri e sul materiale che trasportava alla partenza da Barcellona.
Aereo Germanwings precipitato, i resti dell’Airbus A320
Dinamica da chiarire. La dinamica, dunque, è ancora del tutto oscura. Ancora stamattina la Lufthansa ha diffuso una nota in cui definisce "inspiegabile" l’incidente e in cui ribadisce che l’Airbus era "in perfette condizioni e tecnicamente irreprensibile". L’aereo viaggiava a un’altitudine di 11.500 metri e la picchiata è durata 8 interminabili minuti, senza che venisse lanciato alcun allarme. L’aereo - raccontano gli abitanti della zona - è apparso all’improvviso tra le montagne. Per chi era a bordo - 144 passeggeri e 6 membri dell’equipaggio - non c’è stato scampo. Ma cosa è successo tra le 10.30, quando si interrompono le comunicazioni con l’A320 e l’impatto sul Mont Estrop? Di sicuro si sa che lunedì l’aereo era stato fermo a Dusseldorf per un problema al portello anteriore del carrello. Secondo il quotidiano tedesco Bild, che afferma di essere entrato in possesso di un rapporto riservato, per ben tre volte, in sei minuti, i controllori di volo hanno cercato di mettersi in contatto con la cabina di pilotaggio dell’Airbus A320, senza ottenere alcuna risposta. Non solo: dalle 10.30 - momento in cui il velivolo comunica con la torre di controllo e conferma di aver ricevuto le istruzioni di volo - trascorrono soltanto 62 secondi prima che l’aereo cominci a perdere quota e scompaia il contatto radio.
Germanwings, le foto della prima "scatola nera" recuperata dai soccorritori
Hollande, Merkel e Rajoy. Intanto sono giunti sul luogo della tragedia il presidente francese, Francois Hollande, il premier spagnolo Mariano Rajoy (è salito intanto a 51 il numero delle vittime spagnole) e la cancelliera tedesca Angela Merkel, che stanno ringraziando i soccorritori. A quanto si apprende da fonti dell’Eliseo, è stata Angela Merkel a chiedere a Francois Hollande di sorvolare brevemente in elicottero il luogo dell’incidente aereo dell’Airbus della GermanWings. Un sorvolo che non era inizialmente previsto dal presidente francese, che aveva invece preferito tenersi distante da quella visione. Hollande ha spiegato che l’identificazione dei corpi verrà effettuata con i test del dna. La Merkel ha ringraziato la Francia per "l’incredibile amicizia ed aiuto" che sta dimostrando verso la Germania e per il modo in cui sta gestendo la vicenda del disastro aereo del volo della Germawings: "Vi ringraziamo molto". "Questa è la solidarietà dell’Europa, dell’Europa presente", ha sottolineato nella sua dichiarazione solenne il presidente francese Hollande. "Sin da quando abbiamo avuto notizia dello schianto - ha aggiunto Hollande - i servizi di soccorso di stato, regione e dipartimento si sono mobilitati. È stato uno slancio di fraternità e un movimento di grande efficacia"
Le ricerche e i lupi. Per quanto riguarda le ricerche sul luogo dello schianto, hanno ripreso a decollare dal campo base di Seyne-Les-Alpes, in Alta Provenza, gli elicotteri impegnati nelle operazioni: "L’intervento è complesso", spiega un gendarme. "Stiamo portando in quota tutto il materiale necessario per effettuare le varie attività e per completarne il trasferimento saranno necessari ancora parecchi voli". Sulla zona il cielo è grigio, ma al momento non piove. Di sicuro nella zona sono molti i lupi. E per questo è stato organizzato un servizio di sorveglianza. Gendarmi armati per tenere lontane le belve.
Aereo precipitato, i soccorritori in azione sulle Alpi dell’Alta Provenza
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Nessun italiano a bordo. Non c’è l’Italia fra i Paesi di appartenenza delle 150 persone che erano a bordo dell’aereo. Lo si legge in una nota della Croce Rossa tedesca basata sulle informazioni della compagnia Germanwings in cui si precisa che alcuni numeri sono ancora da confermare definitivamente. Il presidente francese Hollande ha confermato che "passeggeri di circa 15 nazionalità diverse si trovavano sull’aereo".