www.cinquantamila.it/fiordafiore 23/3/2015, 23 marzo 2015
Fatto l’accordo tra Pirelli e ChemChina • Chi è il padrone di ChemChina • Successo di Sarkozy alle elezioni francesi • Pisapia non si candiderà di nuovo a Milano • Quelli che non risecono a buttare via niente • Malore per Erri De Luca mentre scalava una montagna • Laureati che emigrano • In dieci anni il prezzo dell’acqua è aumentata del 95% Pirelli ChemChina sarà il socio maggioritario della Pirelli, che però vedrà garantita la continuità e l’autonomia dell’attuale squadra di vertice
Fatto l’accordo tra Pirelli e ChemChina • Chi è il padrone di ChemChina • Successo di Sarkozy alle elezioni francesi • Pisapia non si candiderà di nuovo a Milano • Quelli che non risecono a buttare via niente • Malore per Erri De Luca mentre scalava una montagna • Laureati che emigrano • In dieci anni il prezzo dell’acqua è aumentata del 95% Pirelli ChemChina sarà il socio maggioritario della Pirelli, che però vedrà garantita la continuità e l’autonomia dell’attuale squadra di vertice. Marco Tronchetti Provera, leader del gruppo della Bicocca da 24 anni, resterà al comando con la carica di chief executive e vicepresidente operativo, mentre il partner cinese esprimerà il presidente, senza deleghe, nell’ambito di un consiglio paritetico tra soci italiani e la conglomerata del governo di Pechino. Dopo una mattinata di riunioni tecniche e nel pomeriggio i cda di Camfin e Coinv, il sigillo finale è stato messo in tarda serata. ChemChina, tramite la subholding Cncr, acquista per mezzo di una catena di veicoli societari (holdco, newco e bidc0, in gergo) il 26,2% della Bicocca dalla Camfin a 15 euro per azione pagando 1,85 miliardi, con una plusvalenza importante per la società controllata da Tronchetti Provera e alleati, incluse con il 12% a testa Intesa Sanpaolo e Unicredit. Tutti i venditori reinvestono nei nuovi veicoli che, ottenuti i via libera dell’Antitrust e del governo cinese, non prima di qualche mese, lanceranno l’Opa sul flottante Pirelli (ordinarie e risparmio) allo stesso prezzo di 15 euro. L’esborso totale sarà di 7,4 miliardi sostenuto dai finanziamenti garantiti da JP Morgan. Alla fine dell’Opa, entro l’estate, Camfin e Rosneft avranno la facoltà di risalire dall’iniziale 35% fino al 49,9% e in tale caso ChemChina scenderà dal 65% al 50,1%. Poi partirà il disegno industriale con la fusione tra Pirelli truck e Aeolus. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno] Ren Jianxin ChemChina è il primo gruppo nella chimica cinese e il 19° al mondo, con 140mila dipendenti. Il presidente è Ren Jianxin, 57 anni: dopo aver fatto un po’ il contadino ed essersi laureato in economia, ha cominciato lavorando per l’Istituto di ingegneria chimica del ministero dell’Industria e «nel 1984 gli capitò per caso di sapere che ogni anno otto milioni di tonnellate di carbone venivano sprecate per le incrostazioni delle caldaie. Al giovane funzionario venne in mente di aver letto qualcosa di utile in materia: uno studio su un acido con particolari doti detergenti. Quella pratica giaceva inutilizzata con migliaia di altre negli scaffali dell’istituto. Ren pensò che era il caso di rischiare: “Ottenni dal ministero un prestito di 10 mila yuan (circa 15 mila euro di oggi) e con sette compagni fondai la BlueStar, azienda per la pulizia chimica”. All’inizio, il detergente usato dalla BlueStar serviva a pulire le teiere dei cinesi nella povera provincia del Gansu: 20 centesimi di yuan a intervento. Ma visto che funzionava, l’azienda passò a ripulire caldaie e poi gli impianti industriali, compreso il poligono di lancio del progetto spaziale cinese. Il secondo passo è stata l’acquisizione di decine di industrie statali decotte, svendute dai vari governi provinciali cinesi all’inizio degli anni 90. Ren ne ha rastrellate 107. Ma non si è compiaciuto di essere divenuto un capitano d’industria nella nuova superpotenza Cina. (…) Ren Jianxin è stato anche dirigente della Lega della Gioventù comunista, lo stesso centro di potere dal quale viene Li Keqiang. E non è casuale che il manager metta in pratica sul campo globale la strategia del governo centrale. Consolidamento dell’industria per combattere le inefficienze e l’eccesso di produzione che affliggono il mercato interno. Ed espansione all’estero. ChemChina è stata costituita nel 2004 come impresa di proprietà statale, con il rientro della BlueStar nel Ministero dell’Industria chimica. Il vecchio prestito di 10 mila yuan al compagno Ren dunque ha fruttato bene ai pianificatori statali. ChemChina nel mondo ha già acquisito aziende importanti in Francia, Israele, Australia e Norvegia. Nel 2007 ha ottenuto anche investimenti per 600 milioni di dollari dal fondo di private equity americano Blackstone. Sono acquisizioni selettive, mirate a creare sinergie vantaggiose per entrambe le parti» (Santevecchi, Cds). Sarkozy Alle elezioni dipartimentali francesi il Fn, partito di Marine Le Pen, non ottiene la vittoria pronosticata; ha vinto, invece, l’Ump di Sarkozy: 36,3% assieme ai centristi dell’Udi, davanti al Partito socialista e ai suoi alleati (28%) e al Front National fermo al 24,5%, secondo le stime Ipsos. Si tratta solo del primo turno delle elezioni dipartimentali (i dipartimenti sono l’equivalente amministrativo delle province italiane), un’elezione locale che di solito ha tassi record di astensione. Ma soprattutto i partiti «repubblicani» come si dice in Francia, cioè tutti escluso il Front National, hanno voluto dargli una dimensione nazionale. Il partito socialista, se considerato senza gli alleati, si piazza testa a testa con il Fn, ma recupera 10 punti rispetto al catastrofico voto delle europee. «Un risultato onorevole», dice il primo ministro Manuel Valls. Sarkozy ha commentato la vittoria dicendo che «se i francesi hanno voltato le spalle alla sinistra è perché da tre anni non si smette di raccontare loro bugie», e ha parlato di «una profonda aspirazione al cambiamento». Pisapia Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, non si ricandiderà: «È venuto il momento di dire che non sarò candidato a diventare il tredicesimo sindaco di Milano». «Fin dalla campagna elettorale del 2011 ho sempre detto tre cose. La prima: che se avessi vinto avrei fatto un solo mandato». Parla di una scelta fatta per «coerenza» e non per «stanchezza». «Perché la politica non deve essere una professione ma un servizio». Per il futuro non vede ruoli politici nazionali o di altro genere e rispedisce al mittente l’accusa di essere un traditore: «È un tradimento fare cose diverse rispetto a quelle che si dicono. Io ho fatto quello che ho sempre detto alle persone con cui ho parlato». Accumulo/1 Circa il 5% degli italiani soffre di “DA”, cioè “Disturbo da accumulo”: sono quelle persone che non riescono a gettare nulla e accumulano oggetti fino a riempire la loro abitazione (Pivato, Sta). Accumulo/2 I fratelli Collyer: quando la polizia di Harlem, nel 1947, entrò nel loro appartamento, scoprì che il primo era morto schiacciato dal crollo dei troppi oggetti ammucchiati alla rinfusa e l’altro per inedia, incastrato nel disordine. Ci vollero mesi per svuotare la casa che conteneva di tutto, da scatole di gioielli a mucchi di spazzatura, oltre a 14 pianoforti (ibidem). De Luca Lo scrittore Erri De Luca ieri mentre scalava il Grottone di Gaeta ha avuto un malore. Ora è ricoverato in osservazione all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Il bollettino medico parla di amnesia globale transitoria. Il Soccorso alpino e speleologico (Cnsas) lo ha raggiunto alle 13 circa sul costone di Gaeta ma è stato poi un elicottero del 118 a trasferirlo a Latina. Istruzione Dal 2008 al 2014 è emigrato all’estero un gruppo di italiani la cui istruzione nel complesso è costata allo Stato 23 miliardi di euro: una cifra pari al doppio di quanto occorre per stendere la rete Internet ad alta velocità. Oppure, tanto per fare un altro esempio, pari a un terzo del costo dell’intera rete ferroviaria ad alta velocità italiana, che al chilometro è la più cara al mondo. Nel rapporto “Education at a Glance 2014”, l’Ocse di Parigi stima che, solo per la gestione dei luoghi d’insegnamento e gli stipendi degli insegnanti, chi si istruisce in Italia costi 6.000 dollari l’anno quando frequenta una scuola materna pubblica, 8.000 l’anno alle elementari, 9.000 alle medie e alle superiori e 10.000 all’università. Per i contribuenti il costo (di base) di produzione di un laureato in Italia è di centinaia di migliaia di euro (Fubini, Rep). Acqua Secondo l’ufficio studi della Confartigianato, dal 2004 al 2014 le tariffe dell’acqua sono aumentate mediamente del 95,8%. Considerando un’inflazione cumulata del 21,1%, il rincaro reale è stato del 74,7%, a un ritmo medio del 7,5% annuo. Dicono i dati ufficiali che nel 2014 ogni famiglia ha speso in media per la bolletta idrica 355 euro, fino al top di Firenze che con 563 euro ha battuto tutte le altre città. E se il prezzo è risultato in media più alto del 6,6% rispetto all’anno precedente, anche le perdite sono aumentate del 3%. Fra buchi e furti si perde il 37% dell’acqua immessa nei tubi, con punte del 60% nel Lazio e in Calabria (Rizzo, Cds).