Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  marzo 24 Martedì calendario

REDDITO DI CITTADINANZA TEDESCO

Berlino
Il Movimento 5 Stelle insiste sul reddito di cittadinanza. E ha ragione: in un paese civile, non si può permettere che i poveri vengano abbandonati a se stessi. Se non per cosiddetto spirito cristiano, per evitare disordini sociali. C’è qualche dubbio sui metodi per procurarsi la somma necessaria calcolata in circa 17 miliardi.
All’italiana, aumentando le tasse, invece di ripartire meglio le spese? A parte il taglio alla Difesa che, tolte le uscite per gli stipendi, equivarrebbe a tagliare quasi completamente (3,5 miliardi su 4) gli investimenti sul materiale bellico.
Ci sono anche altri aspetti che il M5S non sembra aver preso in considerazione: il reddito minimo comporterebbe, al contrario di quanto si pensa, un taglio alle tasse. Per tutti, non discriminando tra i ricchi e i poveri, se si vogliono rispettare i principi democratici. Se il reddito minimo è calcolato sulla soglia di povertà (il 60% del reddito medio), cioè 780 euro in Italia e 892 in Germania, ne consegue che questa somma deve essere esente dalle imposte: sia per i pensionati a mille euro al mese che per quanti hanno stipendi e pensioni considerate d’oro.
Infatti, la quota esente per me che risiedo in Germania è di circa 8 mila euro all’anno, e altri 8 mila per mia moglie, dato che presentiamo una dichiarazione congiunta. Tempo fa era di 7 mila, ma nel frattempo è cresciuto il reddito medio e di conseguenza anche la soglia di povertà. Per inciso, il principio vale per tutte le misure sociali: Michael Schumacher guadagnava circa 40 milioni di euro all’anno, ma pretese il versamento degli assegni di famiglia per i figli. «È un mio diritto», disse, «poi li darò in beneficenza». E gli diedero ragione. La quota esente per i contribuenti è calcolata sui 392 euro mensili dell’Hartz IV, cioè il minimo vitale cui hanno diritto tutti quelli che non hanno altri redditi, purché siano cittadini tedeschi, o stranieri che abbiano lavorato e pagato contributi in Germania per un certo periodo. Più le spese per l’alloggio. I più fortunati dovrebbero compiere una rinuncia per solidarietà? A Berlino si ritiene che lo sgravio favorisca comunque i consumi e quindi crei lavoro e contribuisca a aumentare le entrate fiscali. Inoltre, non sarebbe etico che un pensionato a mille euro al mese dopo una vita di lavoro venga tassato per favorire connazionali sfortunati, o semplicemente coloro che non hanno mai lavorato in vita loro. Ma questo lo pensano i rigidi luterani.
Il fatto che qui in Germania tutti (o quasi) paghino le tasse, e in Italia no, è un altro discorso. Inoltre, si calcola che la quota esente aumenti la possibilità di consumare. Invece leggo, ma forse la notizia non ben riferita, che il M5S vuol stangare i grandi patrimoni a partire da 2 milioni di euro al mese. Purtroppo non possono stangare me, ne sarei felice, ma la cifra può essere superata da chi possiede un alloggio di famiglia, e vive con una pensione modesta. I prezzi immobiliari sono esplosi, e nonostante le tasse sono sempre alti. Il movimento ha denunciato anche il patrimonio immobiliare dell’ex presidente Napolitano, che si aggirerebbe appunto sui 2 milioni. Dopo una vita trascorsa in politica, mi sembra una prova di onestà e parsimonia.
Il reddito di cittadinanza viene assicurato a 6,5 milioni di tedeschi, contando anche i bambini, e lo Stato «spende» circa 55 miliardi di euro. Il problema sono i controlli: in Germania sono asfissianti, per evitare abusi. Solo a Berlino tra denunce e ricorsi siamo a quota 30 mila: spesso vincono gli assistiti, perché i controllori sono troppo fiscali (probabile), e perché è difficile (e inumano) provare l’eventuale colpa. Si arriva a blitz all’alba per sorprendere a letto due assistiti: la convivenza dovrebbe far diminuire l’assegno individuale. Ho più di un dubbio sui controlli all’italiana, sia in un senso che nell’altro, tra cieca burocrazia e abuso.
Roberto Giardina, ItaliaOggi 24/3/2015