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 2015  marzo 24 Martedì calendario

GIOVANI

«Prima i giovani venivano educati dai compagni più maturi. Io portavo al campo d’allenamento perfino i palloni. Al termine rimettevo tutto a posto, e guai a scordarsi qualcosa. Oggi se chiedi a un giovane di fare altrettanto ti risponde di farlo da solo» (Miro Klose).

MADRE «Avrei voluto avere un figlio, sarei voluta essere la madre di Flavia Pennetta, è una donna affettuosa, magnifica, mi piace molto come persona, e si preoccupa sinceramente per me» (Lea Pericoli).

CERCHIO «Il calcio è come la moda, il calcio è ciclico. Io sono il primo a rifare quello che mi ha insegnato Boskov, cerco di chiudere il cerchio. Molte volte in allenamento, ai miei ragazzi, cito le sue frasi. Sento che trasmetto qualcosa di più grande in questa maniera. Le mie frasi preferite, e che ripeto sono: meglio perdere 4 a 0, che 4 volte 1 a 0. Oppure: un grande giocatore vede autostrade che per altre sono sentieri» (Roberto Mancini).

MAGO «Liedholm era scaramantico come pochi al mondo. Guai a mettere fiori nello spogliatoio e poi uscire sempre da lì con le mani in tasca e piede sinistro avanti. Quando salivamo in trasferta a Milano se spariva dal ritiro sapevamo che era a Bienate a consultare il suo mago, Mario Maggi» (Bruno Conti).

NEMICI «Quando ero più giovane avevo perennemente bisogno di dividere il mondo in “noi” e gli “altri”. Mi caricava. Alcuni storici lo definiscono bisogno del nemico. Oggi non ho bisogno di nemici. Ho 46 anni, non vivo più per esclusione ma per accumulo di esperienze» (Sinisa Mihajlovic).

BINOMIO «Le divergenze tra Messi e Luis Enrique? Sono state incredibilmente esagerate. In ogni squadra ci sono frizioni tra giocatori e allenatore. È normale. Succede in ogni ambito lavorativo. Una buona squadra cresce sul binomio conflitto-soluzione» (Josep Maria Bartomeu, presidente del Barcellona).

PRESUNTUOSO «Tutti i pesi massimi che ho incontrato dovrebbero ringraziare il loro Dio perché io sono nato e sono il presuntuoso che sono, o che voglio apparire. Se io non fossi così, loro non avrebbero mai conosciuto una vera notorietà e non avrebbero mai guadagnato per il fatto di aver potuto aspirare a essere un avversario del mio successo» (Muhammad Ali).

STRONZETTA «Non sono bauscia né ganassa. Ma un po’ sostenuta sì. Stronzetta, direi. Col tacco 12 nonostante l’altezza: da 30 a 40 centimetri di differenza cambia qualcosa?» (Valentina Diouf).