Silvia Ponzio, Focus 20/3/2015, 20 marzo 2015
LA LEGGE DELL’AMORE PERFETTO
Quando Rashied Amini, un fisico di Saint Louis, Missouri, fu mollato dalla ragazza con cui stava da due anni, si trovò davanti una richiesta insolita. «Preparami un’analisi costi-benefici e forse deciderò di concedere una seconda chance alla nostra relazione», pretendeva lei. Rashied, sul momento, si fece una risata... poi cominciò a rifletterci sopra. Dopotutto, come ingegnere della Nasa, si era già occupato di elaborare – nell’ambito del defunto programma Constellation – modelli matematici sui costi e i benefici per decidere se costruire basi sulla Luna o su Marte. Perché non sfruttare questa esperienza per sviluppare un sistema di test e algoritmi in grado di calcolare le possibilità di trovare il compagno o la compagna giusti nella vita? O di rimpiazzare il partner attuale con qualcuno con cui stare meglio? Rashied confessa oggi che in quel momento doveva comunque inventarsi qualcosa da fare, per non pensare troppo alla fine della sua storia sentimentale.
A TEMPO PIENO. Di conseguenza l’uomo si mise al lavoro per scoprire se l’impresa era davvero fattibile. Abbozzò una serie di questionari, sviluppò un prototipo di algoritmo, cominciò a coinvolgere qualche amico per poi passare alla fase embrionale di test su alcuni volontari.
Il progetto funzionò talmente bene che, alla fine, Rashied decise di dedicare tutto il suo tempo libero a realizzare un’applicazione web, battezzata Nanaya. E così, nel gennaio scorso, sono partiti i primi test di personalità destinati agli utenti online, per valutare le capacità di previsione del nuovo software e, nello stesso tempo, per raccogliere in forma anonima informazioni demografiche che lo perfezionino ancora.
Ma come funziona il modello di Rashied? E, soprattutto, è davvero possibile pesare l’imponderabile, e cioè la probabilità di trovare il vero amore?
IL PROBLEMA DELLA SEGRETARIA. Per riuscire nell’impresa, il ricercatore americano è partito da una considerazione abbastanza ovvia: le probabilità di trovare la nostra metà ideale dipendono sia dai nostri desideri, cioè da quello che ci aspettiamo dall’altra persona, sia dal numero e dal tipo di gente che effettivamente frequentiamo. Se siamo a caccia di un partner ricco ma incontriamo soltanto poveracci, per dire, rimarremo probabilmente delusi.
Rashied ha postato una presentazione del suo progetto su ArXiv, sito dove si raccolgono le bozze definitive di articoli scientifici per sottoporle al controllo dei colleghi. Trovare l’amore, argomenta il ricercatore, equivale a risolvere il cosiddetto “problema della segretaria”, ben noto ai matematici. Immaginiamo che il responsabile di un’azienda voglia scegliersi la migliore collaboratrice possibile tra un certo numero di candidate, che si presenteranno da lui l’una dopo l’altra. Può assumere quella che preferisce, ma a una condizione: deve decidere subito, in modo irrevocabile. Quando boccerà una ragazza questa se ne andrà e non sarà più disponibile, anche se alla fine risultasse la migliore di tutte. Pure la decisione di assumere una candidata sarà inappellabile: il selezionatore non incontrerà mai le concorrenti ancora in attesa, tra le quali forse potrebbe essercene qualcuna più adatta. Su queste basi, come massimizzare le probabilità di azzeccare la persona giusta?
Se il problema vi ricorda qualcosa, avete ragione. Non a caso è conosciuto anche con il nome di “Problema del matrimonio”. È stato brillantemente risolto nel 1984 dal matematico belga Franz Thomas Bruss e la soluzione, curiosamente, consiste nel respingere in modo automatico le prime candidate, a prescindere dalle loro qualità. Rashied ha deciso perciò di sfruttare una variazione della formula, per la ricerca del partner perfetto.
ALTA QUOTA. In concreto, chi si rivolge a Nanaya deve rispondere a una serie di domande prevedibili (sulla propria storia amorosa e sulle abitudini sociali, per esempio) ma anche sorprendenti: “Usciresti con qualcuno che hai incontrato in aereo?”, oppure: “Qual è il tuo animale preferito?” o ancora: “Quanto pensi di essere fortunato?”. Il processo dura dai 10 ai 30 minuti, a seconda di quanto è complicata la vita dell’utente, e al termine arriva l’agognata risposta, che può includere panoramiche dettagliate sull’attuale relazione sentimentale e anche trucchi e consigli per trovare un nuovo partner più compatibile.
Rashied ha in programma di continuare la fase di test – su invito – fino agli inizi dell’estate, per poi lanciare il servizio verso la fine dell’anno. Il tutto gradualmente, regione dopo regione, e Paese dopo Paese, appena raggiunge un numero sufficiente di informazioni per quell’area. «Non è mia intenzione», spiega a Focus, «ingannare gli utenti con risultati poco precisi».
BISEX? È DURA! I test di Nanaya sono disponibili per maschi e femmine, etero e gay, e anche per bisessuali. Che sono i più difficili. «La vera sfida è capire le implicazioni algoritmiche della bisessualità», commenta Rashied. «Chi è bisessuale può non essere attratto allo stesso modo dai due generi. E se cerca una relazione di lungo termine può desiderare tratti della personalità diversi negli uomini e nelle donne. Ci sono arrivato anch’io un po’ in ritardo: non essendo personalmente bisessuale, me ne sono reso conto soltanto quando ho cominciato a chiedere ai miei amici di raccontarmi le loro esperienze». Non è stato semplice – ammette – organizzare i questionari e adattare l’algoritmo a chi è attratto da entrambi i sessi. Questo, dice, è l’unico aspetto dell’intero progetto che va ancora studiato per fornire dati attendibili.
SCETTICI. Quando l’ex fisico della Nasa ha pubblicato il progetto Nanaya non sono, ovviamente, mancate le critiche tra chi lo ha analizzato.
«È difficile prevedere se ci sarà attrazione tra le persone», sostiene scettico Harry Reis, psicologo all’Università di Rochester a New York, «e impossibile farlo limitandosi a studiare un soggetto sulla carta». Gli fa eco Paul Eastwick dell’Università del Texas a Austin, che giudica “incompleto” il programma di Rashied. «Gli algoritmi per individuare le compatibilità tra le persone sono in linea teorica fattibili, ma i dati andrebbero raccolti soltanto dopo l’incontro tra gli interessati, e non prima».
Lo stesso ex ingegnere Nasa sembra mettere le mani avanti, quando scrive, nell’articolo su ArXiv: «L’amore è più di un numero. Per quanto si possa essere razionali e obiettivi, pensiamo che le relazioni umane non possano essere completamente descritte dalle cifre». Eppure c’è chi ci crede. Quando un amico di Rashied ha visto le previsioni sulle possibilità di trovare qualcuno che volesse impegnarsi sentimentalmente con lui, si è “rassegnato” a sposare la sua attuale compagna. Il tipo in questione è piuttosto estroverso e incontra molte donne, ma è troppo esigente e quindi le sue chance di novità, secondo l’algoritmo, precipitano drasticamente (il programma gli ha consigliato di stare con la sua donna attuale per altri 7 anni e poi ricominciare a cercare). E per chi se lo stesse chiedendo... no, Rashied e l’ex fidanzata non sono tornati insieme.
Silvia Ponzio