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 2015  marzo 22 Domenica calendario

QUEL FRIGO È DI DESTRA O DI SINISTRA? A LONDRA LA POLITICA SI FA IN CUCINA

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Londra Che la cucina riesca a rilassarci, a riscaldarci i cuori e a portarci allegria, è cosa nota. Dicono che sia lo specchio della nostra anima. Ma che possa avere pure, se lo avrà, l’effetto miracoloso di determinare chi vincerà le prossime elezioni in Gran Bretagna è una novità assoluta per gli annali della politica. Per bizzarro che sia, David Cameron e Ed Miliband, in mancanza di meglio, hanno battezzato una saga (o soap opera, chiamiamola come vogliamo) molto particolare. Con l’illusione di recuperare terreno.
Tutto fa «brodo» nell’imbonire e nel cercare consensi. In un tempo in cui dilaga l’arte di raccattare voti con la forza delle immagini e con gli slogan, i leader dei due partiti che si contendono Downing Street hanno scoperto l’arma letale della cucina. Ovvero hanno aperto le porte ai cronisti per lasciarsi immortalare in casa loro, nel locale che più stuzzicherebbe (secondo gli strateghi) le fantasie e le curiosità popolari.
Ha cominciato Miliband. E Cameron gli è andato dietro. Forse lo ha pure surclassato. Nulla di male. Ma il giochino si è trasformato in una mezza rissa con accuse di «falsità», di «classismo», di «ipocrisia» e via discorrendo.
Ed Miliband ha esibito un piccolo locale, disadorno, quasi in bianco e nero: lui e la moglie in piedi a bersi il tè del mattino, come due lavoratori qualsiasi. Poi però si è scoperto che nella sua dimora di Camden, nord londinese, c’è una seconda cucina di cui il leader laburista si era «dimenticato». Altro che proletario, gli hanno rinfacciato. E’ quindi toccato al primo ministro uscente, che prima aveva deriso lo sfidante per copiarlo dopo, a distanza di pochi giorni. Telecamere e foto in Downing Street: altra cucina. Dispensa ricca e piena di bottiglie, di pentole, coltelli, salse, marmellate, intingoli. E lo stesso Cameron intento a prepararsi il sandwich con pomodoro e sardine.
Potere taumaturgico della sardina (applicato alla politica). In Italia ne sappiamo qualcosa: il primo governo Berlusconi cadde all’indomani di una cena notturna a casa Bossi (con D’Alema e Buttiglione), proprio a base di sardine in scatola. Che la sardina si concili con le trame vincenti?
I tabloid vicini ai tory hanno sparato contro Miliband per la sua «bugia» sulla seconda cucina. I giornali vicini ai laburisti hanno sparato contro Cameron per il suo messaggio di opulenza.
Beghe da cortile o da cucina. L’antieuropeista Nigel Farage leader dello Ukip è il maestro che usa il pub e la birra come grimaldello. Ma sia David Cameron sia Ed Miliband hanno imparato la lezione: cucina, tè e sardine sono il piatto elettorale. La schizofrenia populista dilaga. Li vedremo sotto la doccia?