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 2015  marzo 21 Sabato calendario

IL PREMIER PIÙ PAGATO È A SINGAPORE MATTARELLA E RENZI NELLA TOP TEN

Alla faccia della crisi, l’Italia ha due dei leader più pagati del mondo. Peccato che uno dei due abbia ufficialmente un ruolo di rappresentanza e garanzia, dunque senza poteri effettivi di governo. È questo uno dei dati che balza all’occhio scorrendo la classifica stilata dall’Economist, che ha messo in fila i politici per l’appunto in base al loro stipendio. A guidare è il nababbo Lee Hsien Loong, che per essere premier di Singapore guadagna la bellezza di 1,6 milioni di euro l’anno. C’è da dire che ai cittadini della ricchissima (e costosissima) metropoli-Stato dell’Estremo Oriente va meglio adesso: fino al 2012, prima di tagliarsi la paga a furor di popolo, il 63enne Loong s’intascava la bellezza di 2,7 milioni. IL PODIO Sul podio, al secondo posto, c’è poi il “leader del mondo”, ossia il presidente americano Barack Obama, per la verità staccatissimo: guadagna 400mila dollari (che equivalgono a 371mila euro, per di più da tassare), mentre il suo vice Joe Biden si ferma a 233mila. A quei soldi, però, Obama può aggiungere un conto-spese da 50mila dollari. Al terzo posto, ecco la sorpresa: si tratta del primo ministro canadese Stephen Harper, con 260mila dollari (241mila euro). E s’arriva alla quarta posizione. Occupata, almeno ufficialmente, dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, che si porta a casa 216mila euro all’anno, anche grazie all’aumento del 2,2% (anche per i ministri) stabilito lo scorso marzo. In realtà, il quarto politico più pagato del globo è il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, la cui indennità è pari a 239.810 euro lordi. C’è da dire che, salendo al Quirinale, Mattarella si è visto tagliare nettamente lo stipendio percepito come giudice della Corte Costituzionale, che era di 400mila euro. Scherzi della burocrazia italiana. Al quinto posto si trova invece il primo africano della classifica, vale a dire il presidente sudafricano Jacob Zuma, con 207mila euro (223.500 dollari annui), seguito dal premier britannico David Cameron, la cui indennità è pari a 201mila euro annui (il suo predecessore Gordon Brown ne guadagnava 268mila), frutto anche dei 90mila euro e rotti percepiti in quanto parlamentare. Il suo collega giapponese Shinzo Abe, 60 anni, viaggia a quota 188mila euro (nel 2006, prima della crisi, il suo stipendio arrivava a 270mila), poi il francese François Hollande a 182mila euro (nel 2012 era del 30% in più, circa 255mila euro). Anche il presidente russo Vladimir Putin si è tagliato la paga del 10%, e come lui anche tutti gli altri dipendenti dell’amministrazione presidenziale: per tutto il 2015 percepirà 127mila euro, prima di tornare a pieno regime. POVERO CINESE Al decimo posto ecco l’altro italiano, il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Arrivato a Palazzo Chigi, l’ex sindaco di Firenze percepisce 114mila euro lordi, meno di quanto guadagnava quando lavorava a Palazzo Vecchio: 145.272 euro. E la Cina? L’altro colosso mondiale si muove su binari capitalistici all’estero, ma in patria preferisce ancora seguire i dettami sobri e rigorosi del comunismo ortodosso: al presidente Xi Jinping vanno la “miseria” di 20.590 euro. In effetti, sempre meglio dei circa 12mila guadagnati prima di aumentarsi lo stipendio del 62% a inizio anno.