Lauretta Colonnelli, Corriere della Sera 17/03/2015, 17 marzo 2015
QUADRARO E GARBATELLA RACCONTATI AI RAGAZZI
Chi gira per le strade del Quadraro vede muri dipinti con nidi di vespe. Ma forse non tutti conoscono il significato di queste grandi opere realizzate negli ultimi anni dagli artisti di strada. Il quartiere fu soprannominato «nido di vespe» da Herbert Klapper, comandante della Gestapo a Roma durante l’occupazione nazista. Il 17 aprile 1944, l’esercito tedesco entrò nel nido di vespe, arrestò oltre 900 uomini tra i 18 e i 60 anni e li deportò in Germania. Ne tornarono appena la metà. I racconti di alcuni sopravvissuti e delle donne che aspettarono il ritorno dei deportati si possono oggi ascoltare attraverso radio-cuffie passeggiando lungo le strade del Quadraro, o dalla viva voce dei figli di quei testimoni diretti. Lo potranno fare, fino al 22 marzo, i ragazzi dai 6 ai 13 anni nell’ambito del Festival della cultura creativa, che, dopo aver coinvolto lo scorso anno più di diecimila bambini in tutta Italia, torna con un nuovo tema: «L’alfabeto del mondo. Leggiamo i segni intorno a noi e raccontiamo». Sono una sessantina le città che hanno aderito all’iniziativa delle banche coordinate dall’Abi. Più di ottanta gli eventi dedicati ai ragazzi, in collaborazione con scuole, musei, biblioteche, operatori culturali. E in partnership con la Rai. «Lo scopo - sostiene il presidente dell’Abi Antonio Patuelli - è di avvicinare i giovanissimi alla cultura e ai suoi aspetti più creativi». I ragazzi proveranno a raccontare il mondo attraverso l’arte, l’archeologia, il teatro, la musica, il canto, la lettura, la fotografia, i video, la robotica.A Roma, la conversazione nomade con radio-cuffie e smartphone al Quadraro, curata dal presidente di Urban Experience, Carlo Infante, è affiancata a quella sugli orti urbani alla Garbatella. E dall’azione itinerante che si muoverà all’interno di Palazzo Altieri, sede dell’Abi, e delle sue Scuderie restaurate, per poi girare nel centro storico. La BNL propone invece due laboratori realizzati in collaborazione con Technotown a Villa Torlonia. Il primo mette a disposizione dei ragazzi un vero studio radiofonico dove sperimentare una trasmissione. Nel secondo, dedicato al doppiaggio, i partecipanti potranno prestare la propria voce ai personaggi dei loro film preferiti.
Lauretta Colonnelli