Lauretta Colonnelli, Corriere della Sera 25/02/2015, 25 febbraio 2015
NELLA PRIMA FOTOGRAFIA DI ROMA, IL TEMPIO DI ERCOLE
Nelle cento opere scelte da Radio3 per raccontare la storia d’Italia c’è anche la più antica fotografia di Roma. O più precisamente una calotipia, un’immagine stampata su carta salata. Risale al 1847 ed è custodita presso l’archivio comunale a Palazzo Braschi. La realizzò Giacomo Caneva e ritrae il «Tempio di Vesta in Piazza Bocca della Verità». Così recita il titolo, scritto a mano in basso a destra dall’autore insieme alla propria firma e alla data. Per la verità si tratta del tempio di Ercole Vincitore; l’attribuzione errata nacque al tempo del Rinascimento, perché il monumento ha la stessa pianta circolare a colonne di quello dedicato a Vesta, che però si trova nel Foro Romano. Attribuzione che evidentemente persisteva a metà Ottocento. Ma questo nulla toglie all’importanza dell’immagine, come sa bene Alessandra Mauro, che l’ha scelta per «Museo Nazionale», la trasmissione in cento puntate in onda su Radio3 il sabato e la domenica dalle 13 alle 13,45, condotta da Luca Scarlini e curata da Monica D’Onofrio e Cettina Flaccavento. «L’idea - racconta il direttore di Radio3 Marino Sinibaldi ‘ è nata dalla riflessione che in Italia non esiste un museo nazionale. La nostra storia e la nostra cultura sono policentriche, ogni regione ha un museo importante, ogni museo un’opera memorabile. Perché non riunire cento di queste opere in una collezione virtuale’» La raccolta sarà esposta su museoradio3.rai.it dove si potranno ascoltare le trasmissioni, ma anche incontrare gli storici dell’arte, ascoltare i loro racconti, e trovare bibliografie e percorsi museali. Diretti da Scarlini, cento storici dell’arte proporranno ciascuno un’opera per loro fondamentale. Unico vincolo: l’opera deve essere esposta in modo permanente in musei pubblici italiani. «In modo che se gli ascoltatori desiderano vederla dal vero la possano trovare», spiega D’Onofrio. E scorrendo la lista delle opere già scelte si scopre che più d’una appartiene a musei romani. Stefano Chiodi ha presentato «Porte bouteille» di Marcel Duchamp custodita alla Gnam, che conserva anche «La pazza» di Giacomo Balla scelta da Maria Vittoria Marini Clarelli. Caterina Volpi propone «Poesia e Musica» di Salvator Rosa e Carolina Brook il «Ritratto di Henry Peirce a Roma» di Pompeo Batoni, entrambi da palazzo Barberini; Anna Coliva «Amor sacro e amor profano» di Tiziano, dalla Galleria Borghese; Bruno Zanardi il cartone di Annibale Carracci per Palazzo Farnese. La foto di Caneva è stata scelta da Mauro perché «semplice, bella, sofisticata, mi ha permesso di raccontare non solo la storia di Caneva, nato a Padova nel 1813 e trasferito a Roma nel 1838, ma anche quella della fotografia, nata ufficialmente nel 1839, quando il Governo francese acquistò da Louis Daguerre il brevetto della nuova tecnica».
Lauretta Colonnelli