Il Sole 24 Ore 23/3/2015, 23 marzo 2015
SE IL COMUNICATO ANTICIPA LA LEGGE
Non basta più tenere d’occhio leggi, decreti, circolari. A dettare la linea del fisco che cambia - negli ultimi tempi - ci sono anche comunicati e Faq (domande frequenti). Che spesso spostano scadenze imminenti o modificano in corsa gli adempimenti, anticipando i provvedimenti ufficiali.
Il caso più recente risale a un mese fa e riguarda la certificazione unica 2015, che ha rimpiazzato il vecchio Cud: a “graziare” le aziende, consentendo di inviare anche oltre il 9 marzo (quindi senza sanzioni) i modelli contenenti redditi non dichiarabili nel 730, è stato un comunicato dell’agenzia delle Entrate del 12 febbraio, poi recepito una settimana dopo nella circolare 6/E. Ma è chiaro che quando i tempi sono così stretti già il comunicato può far guadagnare qualche giorno di lavoro ai professionisti.
Altri casi classici di comunicati sono quelli della proroga dei versamenti di Unico e della consegna al Caf del modello 730: l’anno scorso il provvedimento è arrivato dopo la scadenza, ma era “coperto” dall’annuncio della proroga.
Lo scorso autunno è stato sempre un comunicato - stavolta delle Finanze - ad anticipare il decreto ministeriale con i nuovi criteri di esenzione Imu per i terreni montani. Ma in questo caso la confusione normativa era troppa persino per dipanarla con un comunicato: il Dm è poi effettivamente arrivato in Gazzetta Ufficiale, ma è finito davanti al Tar e nel giro di qualche settimana è stato superato da un decreto legge.
Quando non bastano le circolari a coprire i tanti casi pratici toccati dalle norme, arrivano le Faq: sul sito delle Finanze, ad esempio, ce ne sono 22 per spiegare come si applica la Tobin tax, l’imposta sulle transazioni finanziarie che si paga da marzo 2013. E il 3 giugno scorso, a 13 giorni dal versamento, ne sono state pubblicate 24 dedicate a Imu e Tasi.