Aisha Cerami, IL, Il Sole24Ore 20/3/2015, 20 marzo 2015
K DI KAMA SUTRA – [ENCICLOPEDICA]
Sul Kama Sutra si è scritto molto. Non mi lancerò quindi in un’approssimativa analisi storico-sociale dell’opera. Né tantomeno indagherò sulle sessantaquattro posizioni sessuali, nonostante la curiosità mi spingerebbe a farlo. Mi soffermerò invece sull’incredibile potere che il libro mette in luce. Un potere miracoloso che rende l’uomo libero di godere del corpo senza colpa e senza vergogna. Con la gioia di dare e di prendere. Dove la femmina è pari al maschio, e come lui decide, sceglie, domina e subisce. In questo incredibile testo gli esseri umani sono descritti come animali nell’istinto e nella naturalità, e come dèi nella conoscenza e nell’arte dell’amore. Il Kama Sutra è una sorta di enciclopedia che guida nell’atto sessuale, ma è pure una bellissima storia in cui si racconta che siamo tutti uguali, capaci di regalare piacere intenso e di spezzare cuori. In grado di ferire e curare. E soprattutto, ci dà in mano il potere dell’estasi. Secondo il Kama Sutra, noi abbiamo la facoltà di creare il Paradiso. In amore l’estasi si raggiunge quando la ragione e il sentimento si accarezzano. Quando la verità coincide con la bugia. Quando il piacere è tale da far perdere i contorni del mondo al di fuori di sé. In quel preciso istante si può avere la forza di un tornado e la delicatezza di una farfalla. Si abbandona la pelle. Si crede nell’impossibile. Il sogno non è fuori da noi, ma siamo noi stessi sogno. L’estasi è l’inafferrabile che ci avvicina all’idea di Dio. Gli indiani, secoli fa, lo avevano capito bene. E di questo nostro incredibile dono hanno fatto un’arte sacra.