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 2015  marzo 20 Venerdì calendario

IL PARMA È FALLITO. SI ANDRÀ ALL’ESERCIZIO PROVVISORIO

Il Tribunale di Parma ha dichiarato il fallimento del Parma Football Club, disponendo contestualmente l`esercizio provvisorio della società. Con la medesima sentenza il Tribunale ha designato Pietro Rogato quale giudice delegato e ha nominato Angelo Anedda, presidente dell’ordine dei dottori commercialisti di Parma, e Alberto Guiotto, presidente della Commissione crisi d’impresa del Consiglio nazionale dei commercialisti e degli esperti contabili, quali curatori fallimentari. «L’incarico affidato ai due professionisti», è scritto nella sentenza, è quello di gestire l’azienda, coordinandosi con il tribunale e il comitato dei creditori, accertare le passività fallimentari e le eventuali responsabilità degli organi sociali, liquidare le attività, anche attraverso la vendita dei beni aziendali, il recupero di crediti e azioni di risarcimento danni, per destinarlo ai creditori. Compito dei curatori sarà anche quello di verificare se sussistano effettivamente le condizioni per la prosecuzione e conclusione del campionato di Serie A da parte della storica società calcistica». Secondo i dati contenuti nella sentenza di fallimento, alla data del 17 febbraio scorso i debiti complessivi del Parma ammontavano a 218,44milioni, a fronte di un patrimonio netto negativo di 46,7 milioni. Il debito sportivo è stato stimato in 74,4 milioni di euro di cui 63 milioni nei confronti dei calciatori tesserati, salvi ulteriori e più approfonditi accertamenti. Del comitato dei creditori è pertanto stato chiamato a far parte anche il capitano del club crociato, Alessandro Lucarelli, insieme alla Colser scrl e alla Iren Mercato spa. Lucarelli avrà così un ruolo di interlocutore dei curatori. La sentenza di fallimento può permettere comunque alla squadra di completare il campionato. «E noi faremo di tutto per giocare domenica», ha confermato il curatore fallimentare Alberto Guiotto, cui ha fatto eco il presidente della Figc Carlo Tavecchio, che ha ribadito come siano state «gettate le basi per l’auspicabile salvataggio della società» con l’apertura di una «nuova fase che consente il proseguimento dell’attività». I 5 milioni prestati dagli altri club di Serie A dovrebbero garantire la gestione del club fino a fine stagione, mentre uno sponsor dovrebbe assicurare la riapertura dello stadio Tardini per il match con il Torino.
Andrea Di Biase, MilanoFinanza 20/3/2015