www.cinquantamila.it/fiordafiore 20/3/2015, 20 marzo 2015
I morti dell’attentato in Tunisia sono 23, di cui 4 italiani • Arrestate 9 persone per l’attacco al museo di Tunisi • Potenziate le misure di sicurezza italiane nel Mediterraneo • Maurizio Lupi si dimette • La Bce dice che l’Italia deve fare di più • La fuga dei medici • Guardare nel telefonino di un altro è come compiere una rapina • In arrivo una terribile siccità sugli Stati Uniti Tunisia/1 Il bollettino ufficiale dell’attentato terroristico dell’altro ieri a Tunisi è il seguente: 23 morti, di cui 18 turisti stranieri, tre tunisini e due terroristi
I morti dell’attentato in Tunisia sono 23, di cui 4 italiani • Arrestate 9 persone per l’attacco al museo di Tunisi • Potenziate le misure di sicurezza italiane nel Mediterraneo • Maurizio Lupi si dimette • La Bce dice che l’Italia deve fare di più • La fuga dei medici • Guardare nel telefonino di un altro è come compiere una rapina • In arrivo una terribile siccità sugli Stati Uniti Tunisia/1 Il bollettino ufficiale dell’attentato terroristico dell’altro ieri a Tunisi è il seguente: 23 morti, di cui 18 turisti stranieri, tre tunisini e due terroristi. Le vittime italiane sono quattro. Ieri alla lista che già comprendeva Francesco Caldara, 64 anni, e Orazio Conte, 54 anni, si sono aggiunte due donne, Antonella Sesino 54 anni e Giuseppina Biella, 70 anni, riconosciute nell’obitorio del vecchio ospedale coloniale Charles Nicolle. I feriti sono 48 (11 italiani). In mattinata sono ricomparsi una donna spagnola incinta e suo marito: i due avevano passato la notte nascosti nei sotterranei del Bardo. L’azione è rivendicata dai seguaci dell’Isis. I terroristi sono definiti «cavalieri dello Stato islamico», valorosi combattenti contro «gli apostati seduti sul petto della Tunisia musulmana». Con un programma sinistro: «Quello che avete visto è la prima goccia di pioggia». In una foto trovata su Twitter si vede la foto dell’italiano Francesco Caldara segnata con una croce rossa e accompagnata dal commento: «Questo crociato è stato schiacciato dai leoni del monoteismo». Pare che uno dei due terroristi uccisi durante il blitz, Yassine Laabidi, fosse noto all’intelligence. Il ministro dell’Interno Najem Gharsalli ha poi rivelato che entrambi erano «muniti di cinture esplosive». Tunisia/2 Finora sono state arrestate 9 persone, tra le quali la sorella e il padre del killer Jabeur Khachnaoui, rintracciati a Sblita, la cittadina dove passa un segmento di indagine. Per gli inquirenti i militanti sono stati reclutati in una moschea dalla capitale, poi in settembre hanno raggiunto un campo d’addestramento in Libia, forse a Derna. Indiscrezioni hanno aggiunto la coda. La permanenza in Libia si è conclusa in dicembre, quando la coppia è rientrata in patria stabilendosi a Ettahir, ospitata da un uomo che commercia in legumi ma è anche parte della falange Okba bin Nafi, movimento qaedista. Lì gli assassini hanno atteso il momento opportuno (o l’ordine) per la missione senza ritorno nel cuore della capitale. Non è però chiaro come la possibile connessione con Okba possa incastrarsi con la rivendicazione dell’Isis: sono due formazioni in concorrenza. Tunisia/3 Comincia a essere più chiara la dinamica dei fatti. Gli autori della strage non hanno mai davvero provato a entrare all’Assemblea dei rappresentanti del popolo, il Parlamento tunisino dove mercoledì si discuteva della legge anti-terrorismo. Wafel Bouzi, la guida di un gruppo di turisti spagnoli che viaggiavano sulla Splendida di Msc, dice di aver visto nel parcheggio del museo alle 12.30 un giovane sui vent’anni, in abiti civili, senza barba, che teneva in mano un Kalashnikov. «Credevo scherzasse. Poi si è messo a sparare sulla gente che scendeva dal pullman». Il Bardo, 124 stanze nella ex residenza del bey, il sovrano del XIX secolo, principale attrazione tunisina, a 100 metri dalla sede del Parlamento e di fronte a quella dei servizi segreti, era sorvegliato da una sola guardia armata. Quando i terroristi hanno cominciato a sparare, lo hanno fatto in perfetta solitudine. Nel piazzale che separa l’Assemblea del popolo dal Bardo ci sono due casupole con scritto Polizia. La prima, più vicina al Parlamento, è abbandonata. La seconda era vuota anche ieri. Ciòspiega la facilità con ci i terroristi sono riusciti a entrare con due sacche enormi di armi. Secondo le testimonianze il travestimento da poliziotti non sarebbe avvenuto all’esterno ma dentro, dopo una prima sparatoria al pianterreno. Tunisia/4 In Tunisia dalla primavera 2011 ci sono stati 28 attacchi terroristici per 28 vittime. Il penultimo un mese fa. Era il 18 febbraio, assalto di un gruppo armato alla residenza privata del ministro dell’Interno, uccisi 4 agenti. Due giorni prima dell’attentato al museo era apparso un messaggio del gruppo Katibet Okba Ibn Nafaa, sostenitore del Califfato islamico: prometteva uno «choc per i falsi devoti, in particolare i più marci tra loro, gli uomini di cultura». Mediterraneo Annuncio del ministro della Difesa, Roberta Pinotti: «A seguito dell’aggravarsi della minaccia terroristica, resa di drammatica evidenza dagli eventi in Tunisia», sarà potenziato «il dispositivo aeronavale dispiegato nel Mediterraneo centrale» per «tutelare i molteplici interessi nazionali esposti a rischi crescenti». Nello stesso tempo l’Italia abbandona Ocean Shield, la missione Nato di contrasto alla pirateria, e cancella i «nuclei militari di protezione», quelli che nonostante il disastro giudiziario e diplomatico dei due marò arrestati in India continuavano regolarmente a essere allestiti a bordo delle navi mercantili. Da oggi, spiega il ministero, il servizio pubblico voluto dal governo Berlusconi non esiste più: gli armatori potranno ricorrere ai vigilantes privati. Lupi Maurizio Lupi si dimette dall’incarico di ministro delle Infrastrutture. Lo ha annunciato ieri sera a “Porta a porta”, ma formalizzarà il passaggio nella tarda mattinata di oggi. «Una scelta saggia per sé, per Ncd e per il governo», è il commento di Matteo Renzi da Bruxelles. Ieri all’ora di pranzo c’era stato un vertice a tre tra Lupi, Renzi e Alfano, che si è conclusa con una telefonata al Quirinale per informare il presidente Mattarella. Nunzia De Girolamo chiede al premier coerenza, «quanto vale per un ministro di Ncd deve valere anche per gli esponenti del governo del Pd». Concetto chiarito da Carlo Giovanardi, che invoca le dimissioni dei sottosegretari democratici indagati e «dei condannati come De Luca». Bce Il bollettino mensile della Bce, diffuso ieri, dice che in Italia e in Belgio «continua a esservi un notevole scostamento dello sforzo strutturale richiesto». L’Italia «necessita di ulteriori riforme strutturali per accrescere il prodotto potenziale». Riforme significative nel mercato del lavoro e nel settore dei beni e servizi potrebbe accrescere il Prodotto interno lordo del 10% e più nel lungo periodo. Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha risposto alla Bce che «l’applicazione meccanica» delle regole Ue «condurrebbe a dinamiche del debito controproducenti» e ha ricordato che l’Italia fa le riforme e allo stesso tempo rispetta gli impegni di bilancio e ha sostenuto che «l’opinione secondo cui la correzione strutturale sarebbe un mero riflesso del calo del pagamento degli interesse (e non di uno sforzo nazionale, ndr) è quanto meno parziale». Medici Dal 2009, anno di avvio del blocco delle assunzioni, sono circa seimila i medici che mancano negli ospedali. Ogni anno in 10mila conquistano la laurea in medicina, ma la metà di loro resta fuori dalle scuole di specializzazione che ne accolgono solo 5mila. Oramai un medico diventa «stabile» in ospedale intorno ai 37 anni, alcuni anche dopo i 40. Quindi sono sempre di più quelli che emigrano: erano 400 nel 2009, lo scorso anno 2.363. Significa regalare all’estero 150mila euro di formazione spesi in Italia per ciascun dottore (Russo, Sta). Telefonini La Cassazione ha deciso che mettere le mani su un telefonino altrui, leggere i messaggi, spulciare le telefonate e tutto quello che è possibile controllare, è paragonabile a una rapina (Stancanelli, Rep). Siccità Secondo il Nasa Goddard Institute di New York, è in arrivo sugli Stati Uniti una siccità che durerà circa mezzo secolo e sarà la peggiore degli ultimi mille anni. A provocarla sono i cambiamenti climatici. L’America centrale è da sempre soggetta a lunghi periodi di siccità. Ma se le emissioni di gas serra continueranno a crescere al ritmo attuale, c’è una probabilità superiore all’80% di un evento senza precedenti sulle Grandi Pianure e nel Sudovest degli Stati Uniti, della durata di almeno 35 anni, tra il 2050 e il 2099. E se anche riuscissimo a ridurle, quella probabilità calerebbe al 60-70% sulle Grandi Pianure per rimanere intorno all’80% nel Sudovest (Bencivelli, Rep).