la Repubblica 19/3/2015, 19 marzo 2015
LETTERE
LETTERE - Domenica ero con mia figlia in un centro commerciale di Milano. Lei mi ha chiesto di provare una nuova giostra. Ho acconsentito, ho messo un euro nell’apposita fessura e... niente. La giostra non si è mossa. Ho visto un numero di telefono a cui mandare eventuali reclami e, con poca fiducia, ho lasciato un messaggio in segreteria segnalando l’accaduto. Ebbene: il giorno dopo mi ha contattato un’addetta dell’azienda, scusandosi per l’inconveniente e chiedendo i miei dati per inviarmi un gettone da un euro da spendere nella giostra. E dopo pochi giorni, puntualmente, è arrivata la busta con il gettone. Mi ha colpito molto, però, il mio stupore e quello di tutti quelli a cui ho raccontato l’episodio. Ci siamo abituati a considerare eccezionale quello che dovrebbe essere normale.
Andrea Mongilardi
Milano