ItaliaOggi 19/3/2015, 19 marzo 2015
BUND – Il Quantitative easing è scattato, ma in Germania stenta a decollare. Questo avviene perché la Bundesbank, la banca centrale tedesca guidata da Jens Weidmann, fatica a comprarli
BUND – Il Quantitative easing è scattato, ma in Germania stenta a decollare. Questo avviene perché la Bundesbank, la banca centrale tedesca guidata da Jens Weidmann, fatica a comprarli. Sono infatti pochi gli investitori disposti a vendere le obbligazioni tedesche. Gli esperti spiegano che per quest’anno in Germania sono attese emissioni nette per meno di 5 miliardi di euro, visto che Berlino punta all’equilibrio di bilancio e non ha bisogno di indebitarsi molto, ma la Buba (come viene chiamata familiarmente la Bundesbank) dovrebbe acquistare ogni mese titoli per un controvalore di 11 miliardi. A farsi avanti nello shopping finanziario sono soprattutto le compagnie assicurative e i fondi pensione, che in base alla regolamentazione devono avere in portafoglio numerosi bond sovrani a garanzia della loro solvibilità. Anche diversi istituti centrali di altri paesi si propongono per diversificare le loro riserve e, una volta entrati in possesso dei titoli, sono restii a venderli. Perfino gli investitori stranieri preferiscono prendere tempo. Il mercato primario, quello delle obbligazioni in fase di emissione, non è in grado di soddisfare l’elevata domanda. Per ovviare alle difficoltà, comunque, la Bce può autorizzare l’acquisto da parte della Bundesbank di altri attivi, a cominciare dai titoli di stato francesi o italiani. ItaliaOggi 19/3/2015