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 2015  marzo 17 Martedì calendario

PALOSCHI È UNA RONDINE: «VOLO SEMPRE A PRIMAVERA»

Si vede che anche la primavera, oltre al Genoa, gli porta bene. Alberto Paloschi non è uno che ricorda a memoria statistiche e tabellini (strano, per uno che è cresciuto con il mito di Filippo Inzaghi...), però la somiglianza tra questa stagione e la scorsa non gli è sfuggita: un anno fa, esattamente il 9 marzo, aveva segnato solo 5 gol. Dopo sei gare a secco si sbloccò, guarda un po’, con una doppietta al Genoa. E non si fermò più: poi altre 6 reti, 13 in totale a fine stagione, salvezza del Chievo e prima volta in doppia cifra. Quest’anno stessa storia contro la sua ex squadra.
Paloschi, lei ha segnato 7 gol ai rossoblù. Che cosa le ha fatto di male il Genoa?
«Diciamo che mi porta fortuna... Scherzi a parte, è stata una vittoria importantissima per il Chievo e io avevo bisogno di segnare dopo 10 gare in bianco. Con questo successo ci siamo tirati un po’ fuori dalla zona rossa, ma non è ancora finita. Però i punti strappati alle squadre sulla carta più forti di noi faranno la differenza nella lotta per la salvezza».
Quanto l’ha aiutata il fatto che Maran le abbia dato fiducia nonostante il momento no?
«Tantissimo. Giocare mi ha dato continuità. A noi attaccanti capitano momenti così, in cui ti gira tutto storto. Ho ripensato alla scorsa stagione, quando a inizio anno mi ero bloccato e mi sono detto: “Non mollare, il lavoro prima o poi paga”. Così ho continuato ad allenarmi al massimo. Nulla arriva mai per caso: quello che fai prima o poi ti torna indietro. Adesso l’obiettivo è arrivare almeno a 13 reti, come nel 2013-14, ma soprattutto salvare il Chievo. Magari con un po’ meno sofferenza dell’anno scorso. Lo dobbiamo a Campedelli, che sta troppo male durante la partita: non riesce a vederne una dall’inizio alla fine. Dopo la doppietta è venuto ad abbracciarmi: era stravolto».


Con Corini sembravate spacciati, Maran ha cambiato modulo e vi ha rivitalizzato. Che cosa è successo con il suo arrivo?
«Maran è un grandissimo lavoratore. E’ pacato ma deciso, mette un’incredibile passione nel suo lavoro. Fosse per lui ci farebbe stare delle ore in campo. Insiste tantissimo per farci assimilare la sua idea di gioco. Abbiamo lavorato molto sulla compattezza: stare corti e ripartire. I risultati si vedono: con lui c’è stata la svolta. Abbiamo fatto grandi progressi, lo dimostra il fatto che abbiamo battuto Napoli e Genoa e pareggiato con la Roma. Certi risultati non si ottengono per caso».
Il gol di quest’anno che le è piaciuto di più?
«Direi il secondo al Genoa. Meggiorini mi ha dato una grandissima palla e io ne ho approfittato. Subito dopo metterei il gol nel derby, perché quella è sempre una partita speciale. Segnare a pochi minuti dalla fine in una partita così tesa dà un’emozione incredibile. Mi piacerebbe fare qualche gol in più di sinistro: lo uso poco. Devo prendere esempio da Morata contro il Palermo».
I tifosi dell’Hellas di solito non sono teneri con il Chievo. Come vivete questa rivalità?
«Noi la viviamo in maniera molto serena. E’ bello avere due squadre in Serie A nella stessa città. Speriamo di salvarci entrambe così giocheremo altri derby».
Qual è l’arma in più del Chievo nella lotta salvezza?
«Il gruppo. Qui ci sentiamo tutti coinvolti e lottiamo tutti insieme».
Il suo amico Inzaghi non se la passa bene al Milan. Ha consigli da dargli?
«Pippo ci sta mettendo tutto se stesso, sono sicuro che il Milan si risolleverà. In ogni caso quando dai tutto non devi vivere con i rimpianti». Neanche Paloschi vuole averne: la primavera è arrivata e lui non intende fermarsi finché il Chievo non sarà al sicuro.