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 2015  marzo 18 Mercoledì calendario

POLTRONE E STIPENDI DELL’UOMO CAVALLO

L’ombra di Lupi, al ministero delle Infrastrutture, è “l’uomo Cavallo”, come lo chiama Giulio Burchi, uno degli indagati dell’operazione Sistema. Cavallo fa di nome Francesco, ma tutti si rivolgono a lui come “Frank” o “Franco” se non addirittura “equinus”. Classe 1960 e milanese, Franco Cavallo è ciellino ed è stato amministratore delegato per otto anni, dal 2000 al 2008, del settimanale Tempi di Luigi Amicone. Gli ormai famosi doni al suo amico Lupi, “Mauri” o più semplicemente “Maurizio”, sono opera sua: vestiti e orologi.
NEI CAPI d’imputazione dell’ordinanza dei magistrati fiorentini, Cavallo riesce a tenere quasi il ritmo di Ercole Incalza. Cavallo è un mediatore tra le imprese e il ministero nonché la politica. Gli “appaltatori” devono essere scortati da lui. Facendo attenzione a non infastidire troppo Lupi. Nella vicenda del nuovo terminal del porto di Olbia, Cavallo e Perotti concordano di parlare con il ministro ma “Frank” si premura di dire: “Ok, però non più di due argomenti, sennò lo ammazziamo”. Cavallo è un uomo diventato ricco grazie alle sue relazioni. Lo stipendio assicuratogli da Perotti è uno dei reati contestati dai pm: “Cavallo Francesco, sfruttando le sue relazioni con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e con i componenti della segreteria del ministro, indebitamente si faceva promettere e dare da Perotti Stefano, tramite società a questi riferibili, un compenso periodico mensile di circa 7.000 al mese (circa 8.000, a partire dall’ottobre 2014), apparentemente giustificato dalla causale ‘servizi professionali’, come prezzo della propria mediazione illecita verso i suddetti pubblici ufficiali”.
Ma i soldi che girano attorno a Cavallo hanno diverse provenienze . L’uomo di Lupi, “per il tramite della Equo Communication, riceve molto denaro, con emissione di fatture facenti riferimento a prestazioni professionali: da Stefano Perotti (tramite la società Ingegneria Spm srl); da Giovanni Li Calzi (tramite la società Inair); da Salvatore Menolascina (tramite la società Consorzio Cooperativa Casa della Solidarietà”. Quello di Menolascina è un nome storicamente legato alla ciellina La Cascina. È un finanziatore della campagna elettorale di Lupi e l’ultima sua citazione in un’inchiesta è quella in Mafia Capitale, in un’intercettazione con Luca Odevaine. I due si scambiano, preoccupati, opinioni sui primi arresti per l’Expo di Milano.
NELL’ORDINANZA si dà anche conto della sete di poltrone di Cavallo. Il primo episodio riguarda la società Ricerca sul Mercato Energetico spa e risale all’aprile del 2014. Cavallo vuole diventare il nuovo ad e prepara il terreno incontrando a pranzo un ex deputato pugliese del Pd, Ernesto Abate Russo. Viene coinvolto anche Umberto Del Basso De Caro, craxiano del Pd e sottosegretario alle Infrastrutture. Abate Russo si attiva e chiama Cavallo dicendogli di mandare subito il curriculum. Ma Cavallo è fuori Roma e così: “Chiama Nicola Bonaduce, della segreteria del ministero delle Infrastrutture e premettendo che gli sta per inviare il suo curriculum, gli dà indicazione di stamparlo e di portarlo al sottosegretario Umberto Del Basso De Caro a nome di ‘Ernesto’”. Ma l’operazione non va a buon fine.
Esito diverso, invece, per la nomina di Cavallo a presidente di Centostazioni, partecipata al 60 per cento dalle Ferrovie dello Stato. Il 9 febbraio di quest’anno viene chiamato da Giuseppina Mariani, a capo della Direzione Centrale Affari Societari delle Ferrovie dello Stato: “Sì buongiorno sono la dottoressa Mariani delle Ferrovie... buongiorno... non so se la prendo vicino Roma... fuori Roma... a Milano... volevo dirle... pronto... ah a Milano sì... volevo dirle questo... forse non so se l’hanno già... diciamo informata che lei è stato... diciamo indicato come presidente... da Ferrovie... come presidente della società Centostazioni... esatto... ora... diciamo io le... noi domani faremo l’assemblea... che è aggiornata da parecchio tempo...”. I pm annotano che Cavallo “non resta sorpreso per la positiva notizia”.