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 2015  marzo 15 Domenica calendario

SPEZIE DA MARITO

«Khadeejah la sapeva lunga sui mariti. C’erano: 1. Quelli bravi che ti accarezzano la schiena quando vomiti. E che si sforzano di friggere le uova di sabato mattina. 2. Quelli cattivi che ti chiudono le dita nelle porte. O che ti pizzicano le cosce (e dicono che è uno scherzo)…». Per tenerli a bada è necessario imparare a cucinare: «Testa di uomo è dentro sua pancia», sostiene la donna che ha riempito di aromi le pagine di Le radici altrove (Nova Delphi), opera prima di Shubnum Khan, scrittrice di origini indiane.
Summaya, sospesa come sua madre tra Sudafrica e India, «non si riteneva una donna dedita ai piaceri. Il cioccolato la lasciava indifferente e non le piacevano le bistecche». Aneesa, invece, ultima della famiglia, sapeva che la mamma mentiva sulla morte di suo padre.
Si incastrano alla perfezione i destini di queste tre donne musulmane, nonna, figlia e nipote, immigrate indiane in Sudafrica: si scambiano di posto da una generazione all’altra. Recidono e coltivano radici: lingua, religione, ricette (samosa, curry di montone e patate, riso speziato, tamarindo). In lontananza ricordi galleggianti di un’India irraggiungibile («posto etereo, antico, povero, chiaroscuro pieno di terra umida e di urla di uccelli»). Gli uomini assenti o fantasmi crudeli nel buio di una stanza.
Triangolini di sfoglia farciti, i samosa si preparano impastando la farina, il sale, l’olio con 1 dl di acqua. Lasciate riposare il composto in frigorifero. Rosolate la cipolla e le patate a dadini. Unite il resto degli ingredienti cuocendo a fuoco basso. Dividete la pasta in dodici palline e stendetele a disco. Tagliatele a metà, farcite e richiudetele a cono. Friggete in olio bollente.
Ingredienti: 200 g di farina, 10 cucchiai di olio, 4 patate, 180 g di piselli, 1 cipolla, 1 peperoncino verde, zenzero, coriandolo in polvere, cumino in polvere, garam masala, peperoncino rosso in polvere, limone (succo), olio di arachidi.
Donata Marrazzo, Domenicale – Il Sole 24 Ore 15/3/2015