Piergiorgio Odifreddi, la Repubblica 15/3/2015, 15 marzo 2015
NUMERI E DATE PER CELEBRARE IL PI GRECO DAY
Benché non molti forse se ne siano accorti, ieri nel mondo si è celebrato il Pi Greco Day. Per capire l’occorrenza dobbiamo fare un passo indietro, e ricordare anzitutto che con “pi greco” si indica il rapporto tra la circonferenza e il diametro di un cerchio: rapporto che è sempre lo stesso per tutti i cerchi. Se ne accorse 2.500 anni fa Ippocrate di Chio, autore del primo trattato di matematica dell’antichità. Anche a occhio si vede che questo rapporto è un po’ più di 3 e un po’ meno di 4. Ma ci volle un genio come Archimede per stabilire, un paio di secoli dopo Ippocrate, che le prime due cifre dopo la virgola del “pi greco” sono 1 e 4. Da qui il 3,14 che tutti imparano a scuola, anche se pochi avranno visto la dimostrazione di Archimede, che utilizza due poligoni regolari di 96 lati, uno inscritto e l’altro circoscritto al cerchio. E poiché nei paesi anglosassoni la virgola si scrive con un punto, e 3.14 indica anche la data del 14 marzo, ecco nato il Pi Greco Day. Verso il 450 il matematico cinese Zu Chongzhi usò due poligoni con più di 12.000 lati per stabilire che “pi greco” è compreso fra 3,1415926 e 3,1415927. E poiché ieri era il 3.14.15, il Pi Greco Day di quest’anno era una super occorrenza. Soprattutto tra le 9.26 e le 9.27 della mattina, quando gli orologi appropriati segnavano ben sette cifre corrette del “pi greco”.
Piergiorgio Odifreddi, la Repubblica 15/3/2015