16 marzo 2015
Ragone Trifone, 29 anni, e la sua convivente Teresa Costanza, 30 anni. Considerati la «coppia più bella» di Pordenone: lui, militare del 132esimo Ariete carri di Cordenons, originario di Monopoli, una passione per il sollevamento pesi (aveva ottenuto anche buoni risultati agonistici) e una fascia locale, quella di Lignano al concorso di Mister Friuli Venezia Giulia; lei, nata ad Agrigento, bionda, occhi azzurri, una laurea alla Bocconi nel 2010 in Marketing Management e ora subagente della compagnia Zurich
Ragone Trifone, 29 anni, e la sua convivente Teresa Costanza, 30 anni. Considerati la «coppia più bella» di Pordenone: lui, militare del 132esimo Ariete carri di Cordenons, originario di Monopoli, una passione per il sollevamento pesi (aveva ottenuto anche buoni risultati agonistici) e una fascia locale, quella di Lignano al concorso di Mister Friuli Venezia Giulia; lei, nata ad Agrigento, bionda, occhi azzurri, una laurea alla Bocconi nel 2010 in Marketing Management e ora subagente della compagnia Zurich. Innamoratissimi, convivevano da un anno e a detta di tutti erano «sereni, solari, gioviali». La sera di martedì 17 marzo, lui andò ad allenarsi nella palestra Skorpion di Pordenone, lei lo aspettò lì fuori, poi se ne andarono abbracciati nel parcheggio del vicino Palasport e entrarono nella loro Suzuki Alto bianca. Trovati cadavere, uccisi da più colpi alla testa con un pistola calibro 7.65, da un’insegnante di yoga che alle 19.50, al termine della lezione, andò riprendere la sua auto, avvertì lo scricchiolio di alcuni vetri sotto le scarpe, alzò gli occhi e vide i corpi immobili e insanguinati. Due le piste seguite dalla polizia: passionale (un’amante o uno spasimante di lui o di lei); mafiosa (lo zio di Teresa, Antonio Costanza, venne ucciso dalla mafia nel 1996 perché alcuni boss erano convinti, erroneamente, che avesse riferito alla polizia dove si trovava il covo di un esponente di Cosa Nostra). Verso le 19.30 di martedì 17 marzo a Pordenone.