16 marzo 2015
Angela Mura, 54 anni. Cagliaritana, un lavoro saltuario da badante, viveva nel Bresciano col primogenito ventenne avuto dal primo marito, morto in un incidente stradale, con l’altro figlio quindicenne e col secondo marito Alessandro Musini, 50 anni, operaio assunto giusto poche settimane fa da un’impresa edile
Angela Mura, 54 anni. Cagliaritana, un lavoro saltuario da badante, viveva nel Bresciano col primogenito ventenne avuto dal primo marito, morto in un incidente stradale, con l’altro figlio quindicenne e col secondo marito Alessandro Musini, 50 anni, operaio assunto giusto poche settimane fa da un’impresa edile. La famiglia, con problemi economici, era seguita dai servizi sociali. In più il matrimonio era alla fine e la donna, volendo chiedere la separazione, lunedì 16 marzo aveva fissato un appuntamento con l’avvocato. Quel giorno, però, il figlio quindicenne, svegliandosi verso l’una perché stava a casa con l’influenza, trovò a mamma cadavere ai piedi del letto: indosso slip e maglietta, perdeva sangue dalla testa, altro sangue era sparso sul pavimento. Qualcuno le aveva spaccato il cranio con un bastone. Due giorni dopo, a Brescia fu arrestato il marito, che la mattina del delitto si era allontanato a bordo della sua Opel Astra di colore grigio e da allora era scomparso nel nulla. Lunedì 16 marzo in un appartamento a Castenedolo, meno di dodicimila anime nel Bresciano.