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 2015  marzo 14 Sabato calendario

MANICOMI

La data fissata è il 1° aprile. Quel giorno in Italia dovranno essere chiusi tutti gli ospedali psichiatrici giudiziari, che ospitano i detenuti con gravi problemi e dunque non possono scontare la pena nelle carceri. La maggior parte sono veri e propri manicomi, strutture fatiscenti dove le condizioni di vita sono spesso disumane.
La legge prevede che queste persone vengano trasferite nei Rems, residenze dove si dovrebbe provvedere alla cura, quando è possibile al recupero, comunque all’assistenza. È un’occasione che non si può perdere, come hanno ben spiegato in un documento pubblicato qualche mese fa tre esperti: il neurologo Stefano Ferracuti, lo psichiatra Giuseppe Nicolò, lo psicologo Rinaldo Perini. Perché, dopo aver elencato i punti critici della nuova normativa, ricordano che in gioco c’è «la sicurezza dei pazienti, quella degli operatori e quella dei cittadini». Bisogna avere dunque «molta prudenza, pochi preconcetti e tempi di trattamenti prolungati in condizioni di umanizzazione e di tutela della dignità umana. Tenendo però presente che chi ha commesso delitti è spesso farmacoresistente e non risponde ai comuni trattamenti».
I tre professori evidenziano tutti i requisiti necessari a far funzionare le Rems e si soffermano sulla cura degli ambienti, le cure somministrate, il monitoraggio costante sulle condizioni dei pazienti. L’obiettivo deve essere chiaro: «Garantire elevata intensità assistenziale a soggetti che a causa del loro disturbo mentale hanno commesso uno o più delitti». E così tutelare la collettività.