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 2015  marzo 14 Sabato calendario

BCE, NELLA PRIMA SETTIMANA BANKITALIA HA COMPRATO TITOLI PER 1,7-1,8 MILIARDI

CERNOBBIO Rodaggio di Bankitalia nello shopping di titoli pubblici nell’ambito del Quantitative easing (Qe) della Bce. Nella prima settimana di acquisti, chiusa ieri, secondo fonti autorevoli interpellate a margine del workshop Ambrosetti, Palazzo Koch avrebbe acquistato circa 1,7-1,8 miliardi di Bot e Btp su un totale mensile di circa 9,7-9,8 miliardi. L’intera operazione varata dal consiglio di Eurotower giovedì 22 gennaio, prevede un investimento totale di 1.140 miliardi, di cui l’80% a carico delle singole banche centrali nazionali, su un programma di durata fino a settembre 2016, con acquisti mensili di 60 miliardi. Il bazooka servirà a riportare l’inflazione vicina al 2% immettendo un fiume di denaro per rilanciare l’Europa, tirando l’export. E se l’obiettivo inflazionistico non fosse centrato, Mario Draghi si riserva la possibilità di allungare il piano anche nel 2017. Gli acquisti sono effettuati sul mercato secondario, quindi non il giorno di emissione di un titolo sovrano, attingendo da banche e altre istituzioni finanziarie. «Abbiamo partecipato al Qe con una cifra contenuta per aggiustare il portafoglio», ha spiegato Federico Ghizzoni ieri, durante il colloquio con i giornalisti. Nei primi cinque giorni di shopping, la banca di piazza Gae Aulenti avrebbe venduto circa 200 milioni di titoli di stato: «In prevalenza scadenze lunghe a 5-10 anni».
SCADENZA QUATTRO ANNI
C’è da notare che Unicredit ha in pancia circa 100 miliardi di titoli di stato dei paesi europei. Di questi, in maggioranza relativa ci sono bond italiani (49% circa del totale) pari a una cinquantina di miliardi (alle spalle di Intesa Sanpaolo con circa 55), seguiti da circa 19 miliardi di bund (Germania), poco più di otto di titoli austriaci, 6 della Polonia. Il 90% del portafoglio è concentrato nei bond di otto paesi europei. «La duration dei nostri titoli è a quattro anni», ha proseguito Ghizzoni, l’unico big del credito presente al meeting di Cernobbio, «sei mesi fa l’abbiamo allungato leggermente visto che prima era di tre anni. Finora, comunque, la vendita ha riguardato soprattutto titoli italiani».
Oggi alla seconda e ultima giornata del meeting interverrà Ignazio Visco segnando l’esordio di Bankitalia da Ambrosetti che celebra i 50 anni di vita. L’intervento del governatore, che chiude i lavori assieme a Pier Carlo Padoan, è al solito molto atteso. Nei colloqui di banchieri e imprenditori trapelava l’attesa per una relazione che descriva soprattutto il quadro macro economico italiano, inserito nel contesto europeo. Tutti si aspettano il riferimento ai primi segnali di ricaduta del Qe sull’economia. Nei primi cinque giorni di shopping, Via Nazionale avrebbe comprato meno di un quarto della fetta spettante alla banca centrale italiana. Ma i primi effetti, caricati da una componente psicologica, ci sarebbero. Un test è il sondaggio compiuto nella mattinata di ieri, nella sala del workshop tra i capi azienda presenti, riguardo i piani di nuove assunzioni: circa il 20% si è espresso a favore di una crescita dei nuovi assunti superiore al 10% dei dipendenti attuali, mentre il 30% circa è disponibile ad assumere dal 5 al 10% in più. Sono le prime avvisaglie di ripresa. In più lo spostamento verso il basso della struttura dei rendimenti determinerà un miglioramento delle condizioni di offerta del credito e, quindi, spronerà gli investimenti.