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 2015  marzo 16 Lunedì calendario

FEMMINUCCE

«Per mio padre lo sport è sinonimo di fatica e sofferenza. Appena ho avuto un po’ di equilibrio, mi ha messo sugli sci da fondo. I miei genitori mi hanno allevato così: ho praticato anche ginnastica artistica, nuoto e atletica. Per lui il calcio non era una disciplina che richiedesse sacrificio, roba da femminucce. L’ho fatto ricredere» (Daniele De Silvestri).

SPORCO «Faccio il lavoro sporco in mezzo al campo e c’è poco da scherzare. Anche gli arbitri mi dicono di sorridere ogni tanto. Io mi impegno, ma non ci riesco...» (Gabi Mudingayi, da gennaio al Cesena).

FACILE «Fase difensiva e linea alta? Su contropiede abbiamo preso gol solo con Atalanta e Fiorentina. Si difende su se la palla è su e viceversa: facile, ma qualcuno non lo capisce per mentalità» (gli schemi di Zdenek Zeman).

GOMITI «Ogni volta che il mio gomito è orientato verso il canestro, penso di avere un’ottima possibilità di segnare. L’ho imparato da Kobe Bryant» (la stella dei San Antonio Spurs Kyrie Irving).

GERARCHIE «I giovani devono conquistarsi il posto. Per me è stato così anche qui a Parigi. E in Nazionale ci sono gerarchie da rispettare. Anche perché l’allenatore vede poco i giocatori e deve avere riferimenti certi. Davanti a me ci sono grandi giocatori. Ma se mi è data la possibilità di esprimermi, cerco di dare il massimo. Finora le occasioni Conte me le ha date. Spetta a me sfruttarle sempre» (Andrea Verratti).

VERTICE «D’accordo la Formula 1 più accessibile, ma ricordiamoci che questo è il vertice dell’automobilismo. Se vuoi giocare in Serie A, devi avere una squadra da Serie A. Possiamo anche pensare a un tetto di spesa o al fair play finanziario, ma non a trasformare la Champions nell’Europa League» (il team principal della Ferrari Maurizio Arrivabene).

PREGHIERE «La mia fede? Prego sempre per la protezione mia e di tutta la mia famiglia. Non ho mai chiesto a Dio una vittoria. Solo la forza per correre. Mi sento un privilegiato. Dalla vita ho avuto molto più di quello che immaginavo» (Felipe Massa).

GIUBILATO « Martín Castrogiovanni non è stato convocato per queste ultime due partite, non è stato mica giubilato. In ogni caso io guardo al campo, non al nome che portano i giocatori» (il commissario tecnico della nazionale azzurra di rugby Jacques Brunel).